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Palermo, dissesto al Comune, Chinnici: “La città sprofonda”. Gerlarda e Caronia: “Il re è finalmente nudo”

«La delibera proposta dal Ragioniere generale per l’immediata dichiarazione del dissesto del Comune di Palermo fa finalmente chiarezza sui conti disastrati della città: l’ipotesi del pre-dissesto a cui sta lavorando l’Amministrazione è sfumata, nonostante i tentativi della giunta di prendere tempo bloccando la delibera degli uffici.

Pubblicato il 1 Dicembre, 2021

«La delibera proposta dal Ragioniere generale per l’immediata dichiarazione del dissesto del Comune di Palermo fa finalmente chiarezza sui conti disastrati della città: l’ipotesi del pre-dissesto a cui sta lavorando l’Amministrazione è sfumata, nonostante i tentativi della giunta di prendere tempo bloccando la delibera degli uffici.

Orlando venga subito in consiglio comunale e dica alla città come stanno realmente le cose.

Mentre qualcuno si trastulla con la campagna elettorale, Palermo affonda fra i disastri di Orlando e della sua giunta dei peggiori.

Neanche i 75 milioni romani riusciranno a salvare il Comune, la cui voragine nei conti è praticamente senza fondo; un pericolo che avevamo previsto per tempo, chiedendo un patto fra tutti i partiti che il sindaco ha invece rifiutato mandando la città a sbattere.

Serve una seduta urgente del consiglio comunale per dire ai palermitani che siamo al default».

Lo dichiara il capogruppo di Italia Viva in Consiglio comunale, Dario Chinnici.

Marianna Caronia e Igor Gelarda, del Gruppo Consiliare Lega Salvini Premier dichiarano: “Il Re è finalmente nudo e nessuna bugia può più trovare strada in alcun atto amministrativo della città, della Giunta, del Consiglio comunale.
Palermo è in dissesto funzionale e Leoluca Orlando deve prenderne atto senza continuare a tentare azioni mistificatorie e dilatorie.
Spiace solo che tutto questo si sarebbe potuto evitare, limitando i danni per la città e i cittadini, se Orlando avesse da tempo presentato le dimissioni o se, di fronte alla sua caparbia difesa del fortino assediato e cadente, tutte le forze politiche di opposizione avessero sostenuto e votato la mozione di sfiducia.
Quella mozione è invece rimasta ferma perché, nonostante l’opposizione conti sulla maggioranza in Consiglio, ha raccolto solo 9 firme. Oggi, spiace dirlo, chi ha sostenuto l’inutilità di quella mozione deve spiegare perché tenere Leoluca Orlando e la sua squadra di incapaci al Governo sia stato un bene per la città. Oggi qualcuno deve spiegare ai cittadini, alle imprese e a coloro che fra poche settimane non avranno più i servizi perché avere ancora Orlando a Palazzo delle Aquile sia un bene.”

Igor Gelarda
Dario Chinnici
Marianna Caronia


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