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Racket e usura a Palermo, Prefetto Cagliostro per burocrazia più veloce: “Chi denuncia non ha tempo di aspettare”

Pubblicato il 29 Ottobre, 2021

Giovanna Stefania Cagliostro, Prefetto e Commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, è intervenuta presso il convegno “Racket e usura, il virus che contagia l’economia” organizzato dalla Prefettura di Palermo e dalla Commissione straordinaria del Comune di Partinico. Durante il suo intervento in favore di una burocrazia più snella e trasparente, la Cagliostro ha elencato alcuni dati relativi a Racket e usura in Sicilia; dati non certo soddisfacenti con 314 istanze di risarcimento per estorsione nel 2019 e 284 nel 2020.
Il Prefetto ha poi dichiarato:

Abbiamo avviato un progetto che consentirà, alla fine di quest’anno, di comprimere i tempi istruttori notevolmente. Sostituiremo la piattaforma informatica, che non è più in grado di fare dialogare tutti gli attori del procedimento, in tempo reale. Quindi, questo progetto vedrà la luce, a regime, dopo l’estate del 2022. E questo è già un passo importante e una riposta alle lungaggini burocratiche“.

Questa è un’occasione che dà l’opportunità, – ha proseguito il Prefetto Cagliostro – soprattutto a me, di confrontarmi con la realtà e con i territori e fare questa iniziativa proprio in un luogo come Partinico ha un valore aggiunto – dice ancora Cagliostro -. La vittima che denuncia non ha né tempo né voglia di aspettare perché nel momento in cui decide di fare questo passo ha bisogno di risposte certe, e spesso non ha abbastanza fiducia nello Stato. E io qui rappresento qui lo Stato.
Denunciare conviene, – ha concluso il Prefetto – perché la vittima non viene lasciata sola“.

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