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strisce blu

Parcheggi a pagamento in zona rossa. Fratelli d’Italia contesta Salvemini

Pubblicato il 2 Gennaio, 2021

Polemica a Lecce sui parcheggi a pagamento riguardanti le strisce blu poste soprattutto nel centro cittadino del capoluogo salentino. A contestare questa situazione aspramente sono alcuni esponenti di Fratelli d’Italia Lecce che, attraverso una nota, polemizzano con il sindaco, Carlo Salvemini. “Nessuno sconto a chi è in difficoltà. Basterebbe guardare l’esempio di tante altre città virtuose per capire che in zona rossa non si possono chiedere anche i soldi per i parcheggi a pagamento. Non solo, il DPCM non prevede, per le zone rosse, la possibilità di spostamento da casa al fine di parcheggiare altrove la propria auto. Quindi il cittadino che ha lasciato in sosta la propria auto su strisce blu non può, per decreto, uscire per parcheggiarla altrove. Per questo quindi o i cittadini corrono il rischio di multa per strisce sosta su strisce blu o per mancata autorizzazione allo spostamento da casa.  Un paradosso ma non solo, si tratta di una mancanza di empatia che scollega sempre di più la giunta Salvemini dai cittadini”. 

Parcheggi a pagamento, Anguilla e Guido attaccano Salvemini

Il comunicato congiunto contro la decisione del primo cittadino leccese di lasciare i parcheggi a pagamento delle strisce blu, arriva da Andrea Guido e Roberto Giordano Anguilla, del Gruppo consiliare Fratelli d’Italia Lecce e continua con altre frecciatine al sindaco: “Nessuna voglia di fare uno sforzo in più per aiutare i leccesi – concludono i consiglieri sui parcheggi a pagamentogià massacrati dalle tasse locali tra le più alte d’Italia. La gratuità dei parcheggi, almeno in questa fase di zona rossa, avrebbe dato un minimo di ossigeno ad attività commerciali e residenti, ma il sindaco sembra infischiarsene del problema”.

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