Pubblicato il 30 Giugno 2025
Il fenomeno dell’abusivismo nel settore dell’acconciatura e dell’estetica esplode durante la stagione estiva, mentre dal 1° settembre 2025 entrano in vigore nuove normative europee che vietano l’uso di sostanze pericolose nei trattamenti per unghie
Il boom estivo dell’abusivismo
L’estate rappresenta il momento di massima espansione per il mercato parallelo dell’abusivismo nei settori dell’estetica e dell’acconciatura. Nelle località turistiche, questo fenomeno si manifesta attraverso prestazioni a domicilio non autorizzate, reti di passaparola e piattaforme online che operano al di fuori di ogni controllo normativo.
“L’abusivismo nella nostra categoria raggiunge tassi nazionali del 27,6%, quasi il doppio della media complessiva che si attesta al 14,4%”, denuncia Beatrice Daniele, Presidente della Federazione Benessere e del Gruppo Acconciatura di Confartigianato Imprese Veneto.
Nuove normative UE: stop a sostanze pericolose
Dal 1° settembre 2025 entra in vigore una normativa europea che cambierà significativamente il panorama dei trattamenti per unghie. Il Regolamento (UE) 2024/197 introduce il divieto di utilizzo di due sostanze classificate come potenzialmente cancerogene:
- Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide: un fotoiniziatore utilizzato negli smalti gel per la polimerizzazione sotto luce UV
- Dimethyltolylamine: un condizionante che facilita l’adesione di primer, smalti e gel
I saloni regolari dovranno smaltire o restituire ai fornitori tutti i prodotti contenenti queste sostanze, mentre gli operatori abusivi potrebbero continuare a utilizzarle, mettendo ulteriormente a rischio la salute dei clienti.
L’impatto economico della concorrenza sleale
Il problema assume dimensioni ancora più gravi considerando le difficoltà economiche che stanno affrontando i saloni regolari. I costi energetici sono aumentati del 20-27%, con incrementi annuali che possono raggiungere i 5.000 euro per un salone medio.
In Veneto, il comparto benessere conta:
- 13.551 imprese attive (7.942 nell’acconciatura, 4.430 nell’estetica)
- 24.084 addetti complessivi
- +151 nuove imprese nell’ultimo anno

I rischi per la salute dei consumatori
“Gestire un salone oggi significa investire costantemente in formazione, sicurezza, prodotti certificati, igiene e innovazione”, spiega Daniele. “Non si tratta solo di tagliare capelli o applicare un trattamento: è un lavoro di responsabilità che richiede competenze aggiornate e rispetto rigoroso delle normative.”
Chi si rivolge a operatori abusivi rischia:
- Utilizzo di prodotti non certificati o pericolosi
- Mancanza di garanzie igieniche
- Assenza di copertura assicurativa
- Competenze non certificate degli operatori
L’appello delle categorie
“Le aziende che operano nella legalità devono essere tutelate”, sottolinea Cristina Scurtu, Presidente del Gruppo Estetica di Confartigianato Veneto. “Noi imprenditori artigiani ci sottoponiamo a continui aggiornamenti, frequentiamo corsi per noi e per i nostri dipendenti, lavoriamo con prodotti e attrezzature certificate.”
Confartigianato Imprese Veneto chiede:
- Intensificazione dei controlli da parte delle autorità competenti
- Maggiore consapevolezza da parte dei consumatori
- Segnalazione di situazioni sospette alle autorità
La responsabilità dei consumatori
La lotta all’abusivismo non passa solo attraverso i controlli delle autorità, ma anche attraverso scelte consapevoli dei consumatori. Scegliere operatori regolari significa:
- Tutelare la propria salute
- Sostenere l’economia legale
- Contribuire alla dignità del lavoro artigiano
“L’illegalità danneggia tutti: i professionisti, il fisco, l’economia e, soprattutto, la salute dei cittadini”, concludono i rappresentanti di categoria, invitando tutti a fare la propria parte per contrastare questo fenomeno che rappresenta una minaccia per l’intero settore.