Pubblicato il 6 Luglio 2024
Strage senza fine. Quella che avviene sulle strade italiane. E’ pesantissimo il bilancio dell’incidente avvenuto a Paulilatino, in provincia di Oristano, sulla provinciale 11.
Lo scontro tra quattro moto e un’auto è stato micidiale: tre morti e due feriti.
Le vittime sono le persone che erano in sella alle moto.
Due delle tre vittime erano residenti in paese: sono Mario Sedda e Roberto Daga, entrambi di circa 30 anni.
Del terzo motociclista deceduto non sono ancora state rese note le generalità, ma si è saputo che è di Ghilarza, un centro vicino, e che aveva legami e affetti a Paulilatino.
Una gita fuori porta di amici che si è trasformata in una tragedia. Erano diretti al lago Omodeo.
Ancora non è chiaro cosa abbia provocato l’incidente su un rettilineo caratterizzato dalla presenza di dossi per limitare la velocità dei mezzi che lo percorrono.
Lo scontro frontale è avvenuto proprio all’altezza di un dosso. Il conducente dell’auto e i motociclisti si sono ritrovati improvvisamente faccia a faccia senza poter effettuare alcuna manovra.
La fuoriuscita di benzina a causa dell’impatto violentissimo ha provocato un gigantesco rogo che ha richiesto l’intervento di tre Canadair decollati dalla base di Olbia, due Super Puma e un elicottero.
Quando sono giunti i soccorsi del 118 per i motociclisti non c’era più alcunché da fare.
Ricoverati un quarto motociclista e il conducente della vettura. Le loro condizioni non destano preoccupazioni.
Sul posto oltre ai medici del 118 con ambulanze e due elicotteri dell’Elisoccorso, i carabinieri, i vigili del fuoco e la polizia stradale.
Al riconoscimento delle prime due vittime ha contribuito il sindaco Domenico Gallus, intervenuto sul posto anche come medico. “Una scena terribile – racconta all’Ansa – Se ne vanno due ragazzi educatissimi e stimatissimi in tutto il paese”.
“Da quello che abbiamo potuto apprendere – ricostruisce il sindaco – proprio il dosso nel lungo rettilineo ha impedito che conducenti di auto e moto potessero fare qualcosa. Una scena straziante”.