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Terribile storia di pedofilia in famiglia: abusa di una bambina, la mamma prende soldi per tacere

Pubblicato il 16 Settembre, 2022

Continuano ad emergere, da ogni parte d’Italia, terribili storie di violenze e abusi su minori. Dopo il caso della professoressa nel beneventano accusata di abusi su un alunno minorenne, arriva un’altra terribile storia di pedofilia da Lecce che risale all’estate del 2020.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti un uomo di 40 anni, residente a Copertino in provincia di Lecce, avrebbe palpeggiato con insistenza una bambina di 9 anni mentre era al mare con lei a Porto Cesareo.

Ad aggiungere altro orrore a questa torbida vicenda c’è l’ipotesi che la madre della bambina, venuta a conoscenza degli abusi subiti dalla figlia, abbia intascato 600 euro per tacere sulla vicenda.

Abusi su una bambina al mare: la ricostruzione della vicenda

Secondo le indagini il 40enne, durante un bagno al mare con la bambina, l’avrebbe stretta a sé e palpeggiata, chiedendole di ricambiare i palpeggiamenti.

L’uomo avrebbe intimato alla bambina di non fare parola con nessuno delle sue “attenzioni”, ma la piccola si sarebbe confidata prima a scuola con un’insegnante e poi con la madre, come confermato anche dalla Procura di Lecce che ha quindi aperto un fascicolo di indagine per abusi nei confronti di minore da parte del pm Rosaria Petrolo, come riporta Fanpage.

Risposte vaghe ed elusive della madre

La madre della bambina ha fornito agli investigatori risposte vaghe e confuse, dando prima la colpa ad un non ben identificato zio e rifiutando poi di dare indizi utili per risalire all’identificazione del presunto maniaco.

La donna ha poi spiegato che la sua ritrosia a parlare era dettata dalla paura di una reazione violenta del marito, se fosse venuto a conoscenza di questa squallida storia di abusi, ricatti e omertà. Gli inquirenti ritengono invece che il suo silenzio sia stato acquistato alla modica cifra di 600 euro.

Anche la bambina è stata interrogata e le sue dichiarazioni sono sembrate molto più spontanee e veritiere e hanno confermato gli abusi ricevuti. Le parole della piccola sono state ritenute attendibili dopo una perizia psicodiagnostica.

A quel punto sono scattate le indagini anche per la madre della bambina, accusata di favoreggiamento. Entrambi gli accusati compariranno davanti al giudice in sede di udienza preliminare. Sia la madre della bambina che il 40enne di Cupertino stanno pensando di ricorrere al rito abbreviato, che garantirebbe uno sconto di un terzo della pena in caso di ammissione di colpa. Al processo comparirà anche il padre della bimba come parte lesa della vicenda.

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