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Perché, in Sicilia, si dice “Marca Cavallo” per etichettare oggetti di scarsa qualità?

Questo modo di dire è ancora oggi usato, non solo in Sicilia, per alludere e indicare oggetti di dubbia o scarsa qualità. Ma perché? Da dove viene questo modo di dire conosciuto a tutti i siciliani?

Pubblicato il 4 Luglio, 2021

Questo modo di dire è ancora oggi usato, non solo in Sicilia, per alludere e indicare oggetti di dubbia o scarsa qualità. Ma perché? Da dove viene questo modo di dire conosciuto da tutti i siciliani?

Molte persone, ancora oggi, usano questo modo di dire entrato nel linguaggio comune già agli inizi del ‘900 senza conoscerne la vera provenienza de. “Marca Cavallo” era niente poco di meno che una grossa azienda napoletana fondata nella metà dell’ottocento (nel 1864) che produceva calzature e vendeva in tutta Italia, (anche a Milano come testimoniano pubblicità dell’epoca). La pubblicità dei tempi, reclamizzava le calzature con questa frase: “Forme razionali, prezzi convenienti, durata senza pari”, ma le scarpe si rivelarono, invece, di qualità molto dubbia.

Per questo motivo, ancora oggi, utilizziamo il modo di dire, per descrivere un oggetto di scarsa qualità, fatto male. Modo di dire che risale agli inizi del novecento, quando la grande fabbrica napoletana pubblicizzava e vendeva i suoi prodotti in tutta Italia.

Una cartolina pubblicitaria della fabbrica datata fine ‘800

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