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Pestano a sangue un minore per uno sguardo di troppo. Arrestati in tre per tentato omicidio

Pubblicato il 27 Gennaio, 2023

Tentato omicidio. È questa l’accusa da cui dovranno difendersi gli aggressori di un minore che hanno provocato una violenta rissa all’interno di un bar salentino. All’alba di oggi, il Commissariato di Polizia dello Stato di Nardò e la Squadra Mobile di Lecce hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 3 soggetti, tutti indagati, in concorso tra loro, e con un quarto soggetto già sottoposto a fermo di polizia giudiziaria lo scorso 7 gennaio, per il reato di tentato omicidio, aggravato dai futili motivi, nei confronti di un minore. Il giorno dell’Epifania, nella tarda serata, la vittima, mentre si trovava all’interno di un bar nel comune di Galatone, in compagnia di amici, veniva violentemente picchiata per futili motivi (secondo le testimonianze acquisite per aver rivolto uno sguardo non gradito ad uno dei suoi aggressori) da quattro soggetti che, dopo avere spinto a terra il minore, lo colpivano con ripetuti calci e pugni in varie parti del corpo ed in specie al volto e alla testa. Nonostante il minore riuscì a guadagnare la fuga, venne inseguito dai suoi aguzzini, evitando ulteriori violenze solo perché si avvicinò alla locale caserma dei Carabinieri. I primi accertamenti svolti dal personale intervenuto del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nardò, basate su testimonianze e analisi dei sistemi di videosorveglianza, e confortate dalla perfetta conoscenza dei pregiudicati della zona, consentirono sin da subito di concentrare le indagini su un soggetto, ritenuto uno degli autori del tentato omicidio, e procedere al suo arresto già il giorno successivo.

Tre arresti per tentato omicidio, ecco cosa è stato rinvenuto nell’abitazione di uno degli arrestati

L’ipotesi investigativa avanzata dalla Polizia di Stato nei confronti dell’arrestato fu condivisa, nelle ore successive, dalla magistatura che emise nei confronti del soggetto la misura applicativa della custodia cautelare degli arresti domiciliari. Nei giorni a seguire, poi, l’indagine è continuata al fine di identificare gli altri presunti autori dell’aggressione. Le ulteriori testimonianze acquisite ed un’accurata e minuziosa analisi delle telecamere presenti nel circuito cittadino, attività sapientemente svolta dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nardò, hanno consentito di raccogliere importanti elementi indiziari sugli altri tre presunti autori della violentissima aggressione, ampiamente condivisi, dapprima dalla locale Procura della Repubblica e successivamente dal Giudice per le Indagini Preliminari che, nei giorni scorsi, ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari, chirurgicamente eseguita all’alba odierna dal personale del Commissariato di Polizia di Nardò e della Squadra Mobile di Lecce. Nel corso dell’operazione di polizia, presso l’abitazione di uno degli odierni arrestati, è stata ritrovata, abilmente occultata, una pistola marca “Tanfoglio” calibro 9×21 con matricola abrasa, corredata da 10 cartucce dello stesso calibro. I tre arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni con l’accusa di tentato omicidio.

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