Pubblicato il 17 Ottobre, 2022
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano lo scorso 12 ottobre, hanno proceduto ad arrestare per esecuzione pena un uomo 28enne, giacché condannato a scontare 6 anni, 5 mesi e 28 giorni di reclusione. L’uomo si trovava già in regime di detenzione domiciliare dal mese di agosto di quest’anno nella residenza di alcuni familiari, ma sin dai primi giorni la convivenza risultava essere difficile.
Gli agenti, nell’arco dei mesi appena trascorsi, erano più volte intervenuti nel luogo di detenzione, poiché gli animi spesso si surriscaldavano fino a quando, pochi giorni or sono, le liti sono sfociate in vere e proprie aggressioni fisiche. Difatti, giorni addietro, gli operatori della Volante venivano contattati dalla madre del detenuto in quanto il detenuto stava aggredendo il proprio fratello. La lite verbale, divenuta rapidamente colluttazione, aveva termine solo all’arrivo degli operatori di Volante che, una volta ascoltate le parti, appuravano l’incompatibilità della convivenza. In considerazione di ciò, si procedeva a informare dell’accaduto l’autorità giudiziaria, richiedendo urgentemente un cambio di domicilio per l’espiazione della pena residua, poiché la situazione familiare era diventata del tutto insostenibile, soprattutto per la madre cagionevole di salute.
Nella giornata del 12 ottobre, il magistrato di sorveglianza revocava il beneficio della detenzione al domicilio e ordinava l’accompagnamento del detenuto in un istituto carcerario per scontare lì la pena residua. Per quanto disposto, personale del Commissariato di Adrano provvedeva all’arresto dell’uomo che, dopo gli accertamenti di rito, veniva condotto nel carcere di piazza Lanza di Catania.
Immagine di repertorio
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