Pisa, Mattarella a villa del Gombo, Giani: “San Rossore è casa sua”

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La macchina organizzativa e della sicurezza, come accade ogni volta che si muove Sergio Mattarella, è molto attenta, niente viene lasciato al caso. Sergio Mattarella, che poco prima ha inaugurato l’anno accademico al Centro universitario sportivo, dopo aver fatto tappa al Palazzo della Sapienza, scende dall’auto, saluta Giani e Conti ed entra nella villa. Una beve visita e poi raggiunge, fra gli applausi, la tensostruttura allestita più avanti. Una ragazza intona l’inno dei Mameli e poi via, i giovani si raccontano e Mattarella ascolta.

A fare gli onori di casa il presidente Giani: “Grazie, presidente, di essere qui, San Rossore è casa sua, e da qui possono partire le idee dei giovani. #SietePresente, l’iniziativa in occasione dei dieci anni del progetto regionale #Giovanisì, rappresenta una grande sfida e la possiamo affrontare andando avanti senza lasciare nessuno indietro, rendendo protagoniste le nuove generazioni. I giovani – ha proseguito – sono il nostro futuro, ma devono avere anche un luogo nel presente e questo luogo non poteva che essere la villa del Gombo, un luogo simbolico per tutta la Toscana recentemente ristrutturato”.

Giani ha anche fatto un passaggio sul Covid e sulle vaccinazioni, ringraziando Mattarella per l’incisività con cui il capo dello Stato ha stimolato il percorso vaccinale nella popolazione: “Ho fatto mie le sue parole, presidente, che sono state la mia guida: la vaccinazione come dovere morale e civico. E dopo l’emergenza sanitaria – ha concluso –  abbiamo la sfida di ricostruire un clima positivo nel Paese e qui i giovani diventano protagonisti. Tocca anche a loro”.

Dopo Giani ha preso la parola Bernard Dika, il consigliere del presidente Giani per le politiche giovanili. “Il futuro – esordisce Dika – è un tempo che oggi non esiste. Quante volte ci siamo sentiti dire “Largo ai giovani! I giovani sono il futuro”? Se oggi siamo qui, è perché questa frase ci è stata ripetuta tante volte, troppe volte, ed è perché noi, in Toscana, la pensiamo diversamente: i giovani non sono il futuro, sono il presente”. Dika ha fatto riferimento al Piano nazionale di ripresa e resilienza: “è la sfida della nostra generazione – ha dichiarato – l’occasione per porre le basi al futuro. Sta noi a trainare l’innovazione in campo sanitario, ambientale e ditale accompagnando in questa transizione gli adulti e le loro esperienze”. Dika lo ha spiegato: la sfida è “affidare responsabilità a questa generazione”.

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Redazione Firenze

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