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“Il più bello d’Italia” entra in seminario: “Sono Edoardo e a 21 anni sono felice”

Pubblicato il 2 Dicembre 2023

“Avevo domande inespresse su di me, ora sto trovando le risposte”.

Così Edoardo Santini.

Nel 2019 vinse il concorso che consacra modelli e attori: ex nuotatore, ha fatto il ballerino e ha recitato. Poi l’incontro con alcuni giovani che frequentavano la chiesa e la scoperta della vocazione.

Edoardo Santini

La sua paura più grande era quella di non essere accettato per la sua scelta. Ma il 21enne di Castelfiorentino, vincitore del concorso nazionale “Il più bello d’Italia”, l’ha seguita: ha iniziato il suo percorso per diventare sacerdote. 

E proprio in questi giorni è in ritiro a Fiesole.

“Lo diventerò? Non lo so, sono qui per scoprirlo. Ho fatto quel passo che mi terrorizzava, che mi impediva di essere pienamente me stesso, pronto nel caso a dire: No, sbagliavo. Quello di cui però sono certo è che non mi pentirò di questo viaggio, perché a ora posso gridare: sono Edoardo, 21 anni e sono felice”.

Un passato da nuotatore, attore emergente, ballerino (nel 2022 a Massa Carrara ha raggiunto il titolo di campioni italiani di categoria nella disciplina Boogie Woogie), Edoardo racconta il suo percorso in un video sui social, sincero, allegro e sorridente. 

“Ventuno anni, a 21 anni mio padre ha preso la decisione di sposare mia mamma, perché era rimasta incinta. Mia mamma a 21 anni è diventata mamma mentre io mi ritrovo in cammino per diventare, se Dio vorrà, un prete. In questi anni ho avuto modo di incontrare dei ragazzi che mostrandomi cosa vuol dire essere chiesa, mi hanno dato la forza di indagare a questa domanda che mi porto dietro sin da quando ero piccolo, ma che varie paure mi impedivano di approfondirle”. 

“L’anno scorso – continua – per fare un primo passo sono andato a vivere con due sacerdoti e quella è stata l’esperienza più bella della mia vita, una esperienza che mi ha permesso di incontrare dei fratelli e nella quotidianità quella risposta che aspettavo scendesse dall’alto. A fine anno è stato naturale per me fare la domanda al vescovo per entrare al propedeutico anno che precede al seminario. Ora studio teologia, presto servizio in due parrocchie nella diocesi fiorentina”.

Edoardo ha messo per ora da parte “il lavoro da modello, la recitazione e il ballo, perché dei sì comportano inevitabilmente dei no”.  

Ma non rinnega nulla: “In in questi anni ho incontrato persone meravigliose che mi hanno dato tanto e permesso si vivere l’arte. Non abbandono tutto, perché le mie passioni fanno parte di me ma le vivrò e riproporrò in contesti diversi”.

La sua non è stata a una decisione semplice e da prendere soprattutto per il timore del giudizio degli altri. 

“Ma devo dire che mi ero costruito più muri di quanti in realtà ce ne fossero. C’è chi parla alle spalle, chi non si fa problemi a dirmi che sono una delusione anche in famiglia, ma c’è anche chi mi appoggia. Credenti e non”.