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Pogliese di nuovo sospeso dall’incarico: “Sono sorpreso”. Enzo Guarnera: “Si dimetta per il bene della città”

Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, sta per essere di nuovo sospeso dalla carica per il processo nei suoi confronti per peculato.

Pubblicato il 24 Gennaio, 2022

Arriva una nuova doccia fredda per il Comune di Catania. Il sindaco Salvo Pogliese sta per essere di nuovo sospeso dal suo incarico; oggi a Palazzo degli Elefanti è giunta una missiva da parte della Prefettura del capoluogo etneo che mostrava come, secondo la Legge Severino, il sindaco debba essere nuovamente sospeso dal suo incarico per cumulo dei 18 mesi, dei quali lui ha scontato solo i primi quattro più tredici giorni.

Il reato per cui il primo cittadino di Catania è imputato è quello di peculato riguardo al processo per le spese pazze negli anni in cui era deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Ecco le considerazioni di Enzo Guarnera.

“A prescindere da considerazioni di natura giuridica, la nuova sospensione dalla carica del sindaco di Catania Salvo Pogliese ripropone la seria e pregnante questione dell’etica pubblica. Lo affermava Paolo Borsellino: solo il sospetto di comportamenti penalmente illeciti impone che chi è impegnato in politica faccia un passo indietro, in attesa che la sua posizione si chiarisca”. Ero presente quando lo ha detto nel corso di un’affollata assemblea svoltasi a Palermo. Per Pogliese vi è di più: una condanna di primo grado ad oltre 4 anni per peculato. Catania non può rimanere in una condizione di assoluta precarietà politico-amministrativa. Sarebbe ora che Pogliese, per il bene della città, faccia proprio l’appello di Borsellino e si dimetta. Le interpretazioni normative vengono dopo, molto dopo!

Intanto il primo cittadino sulla sua pagina Facebook afferma: In maniera del tutto inaspettata mi ritrovo a commentare l’ennesimo atto che riporta indietro le lancette della mia esperienza da Sindaco. Oggi pomeriggio ho ricevuto dal Prefetto una nota, in assenza di una ordinanza da parte del Tribunale, che mi comunica la sospensione dalla carica di Sindaco; il tutto con una interpretazione della normativa, a giudizio di illustri giuristi errata, in contrasto con la stessa ultima sentenza della Corte Costituzionale nei miei confronti, che ha sancito la ‘natura giuridica cautelare e non sanzionatoria della sospensione’. La stessa legge Severino sarà sottoposta a referendum in primavera e ci sono numerosi disegni di legge per modificarla, dopo l’analoga vicenda che ha coinvolto per ultimo il sindaco del Pd di Reggio Calabria. Ho lasciato un comodo seggio a Bruxelles e l’immunità parlamentare che mi avrebbe tutelato dall’applicazione della Severino, per servire la mia Città. Astenendomi per sensibilità istituzionale dallo svolgimento delle funzioni di Sindaco, aspetterò i chiarimenti del caso prima di fare tutte le opportune valutazioni e assumere scelte consequenziali”.

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