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estorsione

Portici, enorme giro di usura ed estorsioni gestito da 4 donne (VIDEO)

I tassi di usura oscillavano tra il 20 ed il 75%.

Pubblicato il 21 Gennaio 2022

Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Torre del Greco, è stata eseguita all’alba dai Carabinieri della locale Compagnia, nei confronti di 4 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere dedita all’usura e all’estorsione. Tutte donne che operavano nel Comune di Portici.

Gli esiti di un’articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli e svolta dai Carabinieri della Stazione di Portici, hanno portato all’emissione del provvedimento. L’indagine è stata originata dalla denuncia sporta da un cittadino, che ha ad oggetto la verifica dell’esistenza in città di una fitta rete di prestiti usurari di somme di denaro ricomprese tra i 200 ed i 1000 euro circa.

Queste somme venivano richieste dalle vittime, in alcuni casi, per far fronte a gravi difficoltà economiche collegate ad esigenze familiari primarie, quali il pagamento dell’affitto di casa o, come in altri casi, per fare, invece, fronte a debiti di gioco.

A loro volta, questi prestiti sarebbero stati elargiti verso pagamento di tassi di interesse oscillanti tra il 20 ed il 75% per una complessiva movimentazione di decine di migliaia di euro. Pertanto, è stata ritenuta la sussistenza di un grave quadro indiziario nei confronti delle 4 donne arrestate, in quanto all’aver dato vita ad associazione dedita a prestiti usurari ed alle conseguenti richieste estorsive.

Questa attività di estorsione veniva perpetrata attraverso gravi minacce, finalizzate a costringere le vittime al pagamento di quanto da loro illecitamente preteso.

Anche questi ultimi reati sono oggetto delle imputazioni poste a fondamento dell’ordinanza cautelare emessa. Nei confronti delle indagate sono state inoltre effettuate, nel corso delle indagini, delle perquisizioni che hanno portato al sequestro anche di una documentazione relativa a possibili prestiti elargiti ed attualmente al vaglio degli inquirenti.