Pubblicato il 10 Febbraio 2025
Quella che doveva essere una normale mattina di scuola si è trasformata in un incubo per Maria (nome di fantasia), una 18enne di un comune alle porte di Roma, che il 31 gennaio scorso è stata sequestrata e minacciata di morte dal suo ex fidanzato.
L’ennesima tragedia annunciata è stata evitata grazie alla prontezza dell’amica Angela, della famiglia e delle forze dell’ordine, che hanno permesso di individuare la ragazza prima che fosse troppo tardi. Ora l’ex fidanzato, un 21enne del posto, si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, accusato di sequestro di persona, minacce aggravate e violenza privata.
L’agguato sulla strada per la scuola
Maria era uscita di casa come ogni mattina, aveva preso la sua microcar per andare a scuola, facendo tappa prima dalla sua amica e compagna di classe, Angela. Ma alle 8:15 la ragazza, in preda al panico, ha dato l’allarme: Maria non era passata a prenderla come sempre e, poco prima, era riuscita a mandare un disperato grido d’aiuto: il suo ex, Marco (nome di fantasia), l’aveva fermata con la sua auto, trascinata fuori per i capelli e costretta a salire con lui, sotto la minaccia di un coltello.
Dopo averle strappato il telefono, per impedirle di rispondere a chiamate o messaggi, l’ha portata via a tutta velocità.
L’incubo tra ricatti e minacce
Il ragazzo ha condotto Maria in una zona isolata vicino a un lago, dove ha minacciato di togliersi la vita se lei non fosse tornata con lui. L’ha obbligata a rivedere le foto della loro relazione, in una sorta di ossessione malata per il passato.
Nel frattempo, però, la famiglia e le forze dell’ordine si erano già attivate. Il fratello di Luisa, preoccupato per la sua assenza, ha avvertito immediatamente i Carabinieri della compagnia di Bracciano. Il padre di Marco, intuendo la gravità della situazione, è riuscito a rintracciare i due ragazzi e riportare la giovane a casa.
Un passato di ossessioni e violenze
La relazione tra Marco e Maria era già segnata da episodi di violenza e controllo. Dopo una crisi iniziata in estate, la ragazza aveva deciso di lasciarlo a Natale. Da quel momento, Marco aveva iniziato a perseguitarla, arrivando a seguirla alla fermata dell’autobus, minacciarla e impedirle di vivere la sua quotidianità.
Messaggi incessanti, telefonate, minacce di revenge porn: Marco non accettava la fine della relazione e aveva più volte provato a costringerla a restare con lui, anche con la violenza.
Il provvidenziale intervento e l’arresto
Grazie alla rapida reazione della famiglia e delle forze dell’ordine, Maria è stata salvata prima che l’incubo prendesse una piega ancora più drammatica.
Marco è stato arrestato e posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Non potrà più avvicinarsi alla sua ex. Un epilogo che ha evitato una nuova tragedia, ma che mette ancora una volta in evidenza la pericolosità di storie d’amore tossiche e relazioni segnate dalla violenza.

