I ristoratori della Federazione Italiana Pubblici Esercizi sono veramente “incazzati”! Nulla meglio di questo francesismo è in grado di esprimere lo stato d’animo di questi esercenti che, dopo oltre un anno di restrizioni che, comunque, non hanno fermato la pandemia, sono allo stremo e hanno bisogno di riaprire e lavorare subito. Non ci si può permettere, per nessuna ragione al mondo, di rovinare anche la stagione estiva. Pertanto, dopo settimane di proteste in tutto lo stivale e in concomitanza con la manifestazione nazionale, la FIPE di Pozzallo ho organizzato per domani 13 aprile, alle ore 11:00 in piazza Municipio, un evento di protesta al grido di “Vogliamo una data certa” per le riaperture.
“Vogliamo riaprire – affermano dalla Fipe Pozzallo – e ci assumiamo l’impegno di farlo in sicurezza, tra distanziamenti e rafforzamento dei protocolli. Vogliamo dare coralmente volto e voce all’esasperazione di imprenditori in grandi difficoltà, con la richiesta al Governo e alla Politica in generale, di un impegno preciso sulla ripartenza oltre che di un piano per farlo in sicurezza.
Quello di domani è per la nostra federazione un importante momento associativo, indispensabile per dare un segnale forte e pubblico di preoccupazione e insoddisfazione sulle modalità con cui il Governo sta gestendo la crisi sanitaria ed economica”. “Noi siamo qui. Vogliamo futuro. – esclama Gianluca Manenti, presidente provinciale Confcommercio Ragusa – È il tema della convocazione straordinaria dell’assemblea in piazza da parte della Fipe nazionale. Serve una data certa per fissare la ripartenza. Non possiamo chiudere il futuro. E non possiamo correre il rischio che queste attività non riaprano più. È indispensabile una decisione definita e definitiva”.
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