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Prevista per ieri la prima udienza del processo per i fatti del cimitero di Sezze: tutto rinviato

Si torna in aula il prossimo 10 ottobre per il processo a carico di 29 persone per i fatti del cimitero di Sezze. L’udienza in programma ieri doveva essere condotta dal giudice Castriota che, come noto, è finita in galera per corruzione

Pubblicato il 3 Maggio 2023

Era in programma ieri mattina l’udienza preliminare del processo per i fatti del cimitero di Sezze ma è stata rinviata al 10 ottobre prossimo. Il rinvio è dovuto al fatto che a presiedere l’udienza doveva essere il giudice Giorgia Castriota che, come noto, è stata travolta da una bufera giudiziaria e si trova attualmente in carcere. Tutto rinvitato, quindi, e calvario per le 29 persone coinvolte che, quindi, continuerà almeno per tutta la primavera e l’estate.

In questa fase del procedimento il giudice doveva decidere in merito alle richieste avanzate dal pubblico ministero Valerio De Luca nella precedente udienza: in particolare tre degli indagati, Fausto Perciballe, Andrea Redi e Alfredo De Angelis, hanno presentato istanza per essere giudicati con il rito abbreviato per poter beneficiare dello sconto di un terzo della penna; per loro l’accusa ha proposto la condanna a 2 anni e otto mesi ciascuno.

Per gli altri 26 indagati le accuse ipotizzate dalla Procura a conclusione dell’indagine denominata ‘Omnia 2’ condotta dai carabinieri sono, a vario titolo, quelle di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato; induzione indebita a dare o promettere utilità; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato; peculato continuato; concussione in concorso; tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato; esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria.