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PRIMO GIORNO DI SCUOLA COL ROBOTTINO ANTI-FOCOLAI

Il fatidico primo giorno di scuola di quest’anno è stato pieno di dubbi e preoccupazioni, ed ecco che ancora una volta è la tecnologia a tranquillizzare gli animi e a garantire un rientro in tutta sicurezza.

Pubblicato il 15 Settembre, 2020

Il fatidico primo giorno di scuola di quest’anno è stato pieno di dubbi e preoccupazioni, ed ecco che ancora una volta è la tecnologia a tranquillizzare gli animi e a garantire un rientro in tutta sicurezza.

Alla “Daniele Manin” di Susegana, nel Trevigiano, infatti, gli studenti hanno trovato ad attenderli Spray for Life, una colonnina digitale anti-focolai in grado di rilevare la temperatura corporea, disinfettare le mani ed anche i piedi in modalità no-touch, solo in questo modo potranno entrare nell’istituto. Se questo totem rileva però un’anomalia, ovvero una temperatura elevata, lo segnala con un suono e lo studente non potrà accedere all’aula.

Tra le funzioni disponibili, c’è anche quella per cui in tempo reale il responsabile della sicurezza avrà nel suo smartphone la situazione delle misurazioni degli accessi e di tutto quello che succede, una tecnologia avanzata che permette di prevenire all’istante i possibili focolai.
Il dispositivo anti-covid è un’idea dell’azienda veneziana Sunrise, in collaborazione con l’azienda Stylplex di San Giorgio nelle Pertiche, nel Padovano, nota per aver installato le sue colonnine durante la delicata fase di lockdown in diverse strutture commerciali e ambienti, sia in Italia che all’estero. Per gli alunni più piccoli invece ha ideato un robottino che sembra un giocattolo color verde che all’arrivo del bambino è capace di interagire con lui con dei simpatici messaggi vocali, gli misura la temperatura corporea appena avvicina la fronte o anche solo il polso, sanifica le mani ed anche i piedi sempre nella modalità no-touch. Dopo il primo test alla scuola d’infanzia Bim Bum Bam nel Padovano, le richieste del nuovo dispositivo anti-focolaio si sono moltiplicate, sia da altri istituti scolastici che da attività commerciali, ma addirittura arrivano richieste anche dai genitori stessi, che vogliono acquistare il robottino per donarlo alla scuola frequentata dai propri figli.

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