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“Qualcuno oggi morirà”, la profezia choc in diretta di Medvedev agli US Open

Pubblicato il 7 Settembre 2023

L’edizione in corso degli US Open, uno dei 4 tornei del Grande Slam, è stato caratterizzato da alcune polemiche ed episodi piuttosto curiosi. Il tedesco Zverev, eliminato da Alcaraz, ha denunciato uno strano odore di erba su alcuni campi, che con ogni probabilità proveniva dall’adiacente Corona Park dove molti newyorkesi si fermano a rilassarsi e magari a fumare qualcosa di illegale.

Lo stesso Zverev, durante la partita vinta con Sinner, ha invitato la sicurezza a cacciare uno spettatore che aveva usato una frase iconica di Hitler.

Un’altra polemica è stata sollevata dal tennista russo Daniil Medved, che ha vinto il derby russo con Rublev approdando così in semifinale dove affronterà Alcaraz.

La profezia choc di Medvedev: “Oggi qualcuno morirà”

Medvedev e Rublev si sono affrontati in condizioni meteo davvero estreme: 34° gradi di temperatura, ma 39° percepiti sul cemento dell’Arthur Ashe Stadium e una tasso di umidità del 50%.

Gli organizzatori hanno provato a tamponare il problema chiudendo in parte il tetto retrattile del campo centrale, ma le condizioni di gioco sono rimaste quasi proibitive.

Medvedev ha accusato problemi respiratori e, durante il match, a pochi centimetri dalla telecamera ha osservato rivolgendosi agli spettatori: “Non potete immaginare, un giocatore morirà e voi lo vedrete in diretta”.

Fortunatamente la profezia choc del tennista non si è avverata, ma alla fine del match è stato piuttosto polemico quando ha spiegato: “Le condizioni erano brutali. L’unica cosa positiva è che erano uguali per entrambi i giocatori. Ci sono stati alti e bassi, ma è normale”.

Ha raccontato che aveva difficoltà addirittura a vedere la palla: “Alla fine del primo set non riuscivo a vedere la palla, cercavo di correre e colpire la palla. Rublev ha fatto lo stesso. Prima di ogni punto mi dicevo ‘non riesce più a correre’, quindi colpivo la palla e mi chiedevo quando sarebbe crollato. Eravamo stanchissimi..”.

Ha poi concluso così il suo intervento: “Non so se sia apparso chiaro a chi stava guardando la tv. Sudavamo come pazzi, abbiamo usato asciugamani su asciugamani. Non ho più pelle sul naso e non per il sole. Ho appena visto Andrei nello spogliatoio, la sua faccia è paonazza”.

La conferenza stampa polemica

Nonostante la vittoria e l’approdo alle semifinali degli US Open, Medvedev anche in conferenza stampa è apparso piuttosto nervoso per la situazione. Tuttavia, come lui stesso ha rivelato, ricette magiche per risolvere il problema non ne ha: “Non so cosa si debba fare, in verità. Ma voglio portare il problema all’attenzione di tutti: le condizioni di gioco in questi Us Open sono eccessive, estreme. Non voglio che qualcuno rischi la vita sul campo da tennis.

Non voglio che accada qualcosa di grave e poi si dica semplicemente che sì, Medvedev lo aveva detto qualche tempo fa. Vorrei si potesse fare qualcosa ora. Non credo si possa pensare di sospendere il torneo in queste giornate ci sono la televisione, i biglietti venduti”.

Ha dunque ipotizzato la possibilità di giocare sui 3 set, anziché 5, al raggiungimento di una determinata temperatura, una soluzione che egli stesso definisce però complicata da adottare: “E non credo nemmeno che tutti accetterebbero di giocare sulla distanza dei tre set, quando il termometro passa una certa soglia. Dunque soluzioni non ne ho, ma sentivo l’urgenza di porre il problema”.