“La foto della ragazzina di 9 anni con il fucile e il lecca lecca, scattata dal padre e diffusa sui social, è stata pubblicata da moltissimi giornali in prima pagina e senza oscurare il viso della bambina. I giornalisti che la stanno usando dimenticano che così facendo trasgrediscono la Carta di Treviso (il codice etico dei giornalisti ndr), che fa parte del nostro codice deontologico per cui le persone di minore età non possono essere mostrate in chiaro, e che un’arma in mano ai bambini richiama alla nefandezza dei bambini soldato”. A denunciarle l’uso a della foto, di una bambina armata di mitra, diventata virale, in violazione della Carta deontologica di Treviso è il network “DonnexDiritti” presieduto dalla giornalista d’inchiesta Luisa Betti Dakly.
“L’uso di questa foto – continua “DonnexDiritti”, come già l’epurazione di esperti come il professor Alessandro Orsini o di corrispondenti di calibro come Marc Innaro, dimostrano che una parte dell’informazione sta scivolando verso qualcosa che somiglia sempre più a una propaganda che inneggia a una guerra totale dove non ci saranno né vincitori né vinti ma solo morte e distruzione per tutti”.
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