Pubblicato il 22 Febbraio, 2022
“La soluzione migliore sarebbe che l’Ucraina rinunciasse spontaneamente all’ambizione di aderire alla Nato”. Così Vladimir Putin durante una conferenza stampa a Mosca. Il presidente russo detta le sue condizioni, perché di ciò si tratta dopo la decisione di riconoscere Donbass e Lugansk.
“L’ingresso dell’esercito russo in Ucraina dipenderà dalla situazione sul terreno” ha aggiunto, sottolineando che “la possibilità che l’Ucraina abbia armi tattiche nucleari costituisce una minaccia strategica per la Russia“.
“L’Ucraina ha avuto, nel suo passato sovietico, competenze nucleari molto vaste, in termini di reattori, tecnologia, conoscenze, specialisti. Sarebbe molto facile dotarsi di armi nucleari rispetto ai Paesi che devono iniziare da zero”, ha aggiunto.
Tre le richieste di Putin all’Ucraina, in quello che appare come un ultimatum: oltre a ritirare la sua richiesta di adesione alla Nato, Kiev deve demilitarizzare il Paese e riconoscere l’annessione della Crimea alla Russia.
Prima della conferenza stampa Putin aveva ottenuto il permesso all’uso dei militari al di fuori della Russia. La Camera alta del Parlamento, che poco prima aveva approvato all’unanimità la ratifica del Trattato di amicizia con le Repubbliche di Donetsk e Luhansk, era stata nuovamente convocata a sorpresa, e ha dato risposta positiva alla richiesta del Cremlino.
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