Pubblicato il 5 Febbraio 2025
È stata pubblicata in questi giorni per Mondadori la biografia di Papa Francesco, intitolata “Spera”. Il volume racconta il percorso del Pontefice “venuto dalla fine del mondo”, che nel suo viaggio ha trovato forti legami con la cultura e le tradizioni italiane.
Il legame con Roma e i ricordi culinari
Nel libro, Papa Francesco rievoca i suoi soggiorni a Roma prima di diventare Pontefice, quando alloggiava nella Casa per Prelati Paolo VI in via della Scrofa. Con ironia, il Papa racconta di come il cibo lì non fosse proprio dei migliori, tanto che preferiva concedersi qualche pasto più saporito altrove.
Uno dei luoghi del cuore per il futuro Pontefice era la casa di Lella, sorella di Monsignor Ubaldo Calabresi, Nunzio Apostolico in Argentina. Setino di origine, Monsignor Calabresi aprì le porte della sua famiglia a Jorge Mario Bergoglio, offrendogli un angolo di tradizione italiana e affetto familiare.
I sapori della tradizione e un piccolo peccato di gola
Papa Francesco ricorda con affetto le cene trascorse in compagnia della famiglia Calabresi, dove assaporava broccoletti, carciofi e le celebri paste di visciola. Questo dolce, nato nei conventi delle suore clarisse di Sezze, era considerato una rappresentazione della “dolcezza del Signore in questa valle di lacrime“.
Il ricordo di Monsignor Calabresi
Oltre ai momenti conviviali, il libro mette in luce il profondo legame tra Papa Francesco e Monsignor Ubaldo Calabresi, a cui il Pontefice si sentiva particolarmente legato e che ha ricordato con queste parole:
“Mons. Calabresi ha fatto molto bene per la mia vita sacerdotale. Per questo non lo dimentico e, quotidianamente, gli chiedo che mi aiuti dal cielo.”