Pubblicato il 4 Febbraio 2025
Due cittadine romene di 25 e 27 anni in un centro commerciale di Arese, in provincia di Milano, avevano messo su un giro d’affari basato totalmente sulle truffe. Si fingevano infatti sordomute, chiedendo offerte agli avventori che sarebbero poi state usate per costruire un centro internazionale per le persone sordomute e i bambini poveri. In realtà il loro unico intento era solo quello di spillare soldi, che finivano dritti nelle loro tasche, alle persone di buon cuore.
Truffatrici smascherate da due carabinieri
Il karma però ha punito le due donne, che hanno avvicinato le persone sbagliate per chiedere un’offerta: padre e figlio, entrambi carabinieri fuori servizio, rispettivamente comandante della stazione di Cesate e carabiniere alla stazione di Monza. Subito hanno capito che si trattava di due truffatrici, così hanno avvisato colleghi che sono intervenuti denunciando per truffa aggravata le due finte invalide, con precedenti e senza fissa dimora, che avevano con loro vari certificati d’invalidità falsi e 180 euro, ritenuti il provento delle loro truffe.
L’appello dell’Ens
L’Ens (Ente Nazionale Sordi) già da tempo aveva avvisato le persone di fare molta attenzione, poiché di truffe del genere ce ne sono molte in giro. I finti invalidi avvicinano soprattutto persone anziane e mostrano loro falsi certificati che attesterebbero la loro invalidità e falsi moduli in italiano e inglese che certificherebbe l’autenticità della beneficenza. Naturalmente questi soldi finiscono dritti nelle tasche dei truffatori, che tra l’altro acquisiscono anche i dati sensibili delle persone che compilano i moduli. L’Ens ha allertato i cittadini a non cadere in questa trappola, invitandoli a segnalare situazioni anomale o sospette alle forze dell’ordine.