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Ragusa-Catania: il sindaco Peppe Cassì scrive al presidente della Regione Musumeci ed al Sottosegretario Cancelleri

Pubblicato il 4 Gennaio, 2022

Gentilissimo sig. Presidente,
Gentilissimo sig. Sottosegretario,
come ben comprenderete, le recenti notizie in merito al raddoppio della Ragusa-Catania hanno allarmato, e non poco, i ragusani, i diversi operatori economici e in generale tutto il territorio interessato alla realizzazione dell’opera.
Il rimpallo di responsabilità di fronte all’ennesimo intoppo rafforza nell’opinione pubblica quel senso di amara disillusione che considero insopportabile, perché non contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo, ma che è del tutto comprensibile dopo decenni di attesa.
Una congiuntura che genera esasperazione, anche alla luce degli ennesimi lutti che hanno macchiato le recenti Festività lungo l’attuale, vetusta e inadatta via di collegamento tra Ragusa e Catania.
Da amministratore comprendo bene quanto complesse siano le procedure e quanto, a fronte di anni di immobilismo, quasi inevitabili possano essere degli slittamenti allorché giunti proprio in prossimità del traguardo.
Perché un fatto è certo: il traguardo è davvero molto vicino. Mi risulta che il progetto sia stato validato da ANAS nella sua rimodulazione che prevede un aumento di costi fin sopra il miliardo di euro, che le procedure espropriative dei terreni interessati dal tragitto siano state avviate con l’invio di specifiche lettere ai proprietari, che sia quasi tutto pronto per avviare le procedure delle gare d’appalto che in 6 mesi dovrebbero concludersi con la aggiudicazione dei lavori e l’apertura dei cantieri dei 4 lotti previsti.
E’ purtroppo accaduto che la quota regionale di 217milioni è stata spostata da fondi FAS a fondi POC, e che malgrado il CIPESS abbia recepito questa rimodulazione (quindi del tutto legittima) con delibera dello scorso novembre, la stessa non risulti ancora registrata dalla Corte dei Conti: fatto che ha indotto il CdA di Anas (nella sua ultima riunione di dicembre prima del rinnovo delle cariche), che avrebbe dovuto approvare il progetto tecnico, ad un rinvio.
Insomma, qualcosa che potrebbe anche rilevarsi un semplice cavillo, come ce ne sono tanti nell’iter di realizzazione di qualsiasi opera pubblica, e che quindi potrebbe risolversi in pochi ulteriori giorni di attesa, si è trasformato in un macigno, dato che ha costretto i players politici coinvolti a disattendere una precisa promessa. E come quasi sempre purtroppo accade in questi casi, piuttosto che una serena valutazione dei fatti, si è scelta la dura contrapposizione anche verbale, che auspico venga presto riposta nelle Vs. rispettive fondine per lasciare il posto ad una necessaria ripresa del dialogo e del confronto.
Conosco ed ho avuto modo di apprezzare le Vostre qualità politiche e l’impegno che, a differenza di tanti altri predecessori nei Vs. rispettivi ruoli, non esprimete solo a parole. So bene quanto la questione vi sta a cuore come sta a cuore a tutti noi!
Vi chiedo una “botta di coraggio” a nome dei Ragusani, che hanno bisogno di chiarezza, e che comprenderebbero (in maggioranza, almeno) l’inghippo, se veniste a Ragusa (come promesso) a spiegare i contorni della vicenda, senza alzare ulteriormente i toni.
Ancora non mi risulta che sia stato convocato il nuovo CdA di Anas, con il nuovo amministratore delegato e i nuovi consiglieri. Provate a capire se la registrazione della delibera Cipess da parte della Corte dei Conti sia solo una formalità, o se ci sono altri problemi. Provate ad approfondire se tra i poteri del Commissario vi sia anche quello, eventualmente, di avviare le procedure di gara, subordinandone comunque l’esito a questa benedetta registrazione, così non si perde ulteriore tempo.
I ragusani meritano attenzione, rispetto e la presenza della politica sul territorio, per quello spirito di verità che so essere anche Vostro.
Con i migliori saluti.

Peppe Cassì – Sindaco di Ragusa

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