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Ragusa: l’agricoltore vittoriese Fabrizio Licitra inizia lo sciopero della fame e della sete contro il sistema delle aste giudiziarie

Pubblicato il 31 Gennaio, 2022

Stamattina 31 gennaio Fabrizio Licitra, produttore agricolo vittoriese, che da sempre si batte contro le vittime delle aste a prezzo vile, ha iniziato lo sciopero della fame e della sete, in Piazza San Giovanni a Ragusa. Licitra vuole incontrare il prefetto, Giuseppe Ranieri, il presidente della Regione, Nello Musumeci e il ministro della giustizia Marta Cartabia. Il suo obiettivo è sensibilizzare politica e istituzioni sul sistema delle aste giudiziarie.

Tra le prime a schierarsi dalla parte di Licitra la deputata siciliana del M5S, Stefania Campo che ha diffuso questo messaggio: “Fabrizio Licitra non ha più voglia di aspettare che la Regione Siciliana, rinomata per i suoi tempi elefantiaci, affronti la vicenda che riguarda, oggi, migliaia e migliaia di nostri concittadini. Noi continueremo a stare dalla sua parte finché gli assessori regionali competenti e Nello Musumeci non si degneranno di ascoltarlo in Commissione, come abbiamo più volte chiesto per iscritto all’Assemblea regionale siciliana. Una cosa è certa: non è onorevole per la politica far finta che dietro questa problematica non ci sia anche una florida e organizzata speculazione.”

Intanto, ha ricevuto anche il sostegno dell’esponente consiliare di FDI Alfredo Vinciguerra che, stamattina, insieme a Salvo Sallemi, è andato a Ragusa per manifestare de visu a Licitra la sua vicinanza: ” La nostra città vive, ormai da troppo tempo, un vero e proprio dramma culminato negli anni scorsi con la morte tragica del signor Guarascio. Un dramma che non può passare inosservato agli occhi del legislatore nazionale che può e deve trovare strumenti per evitare le distorsioni che ormai da anni vengono denunciate. Per queste ragioni esprimo vicinanza a Fabrizio Licitra auspicando che le istituzioni – specie quelle nazionali – possano ascoltare il suo appello e quello di tantissime famiglie intervenendo sulle leggi vigenti. Iniziando anche dal Sindaco della città di Vittoria, che ad oggi non ha dato alcun segnale, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale” ha detto Vinciguerra.

E’ lo stesso Licitra a chiamare in causa il sindaco Aiello: “Ho avuto il grande piacere di essere stato ricevuto dal sindaco di Ragusa Giuseppe Cassí, appena informato del mio sciopero della fame e della sete. Persona squisita, ho avuto modo di spiegare quello che é il senso della mia protesta per portare una “proposta” pacifica e rispettosa della legge…Ho chiesto tutti i permessi a digos, vigili urbani e al comune…Ma potevo fare tutto lo stesso senza avvisare nessuno…”PROTESTARE É UN DIRITTO”…..Ma mi ritengo persona educata e rispettosa della legge. E quando entro nella “casa degli altri chiedo il permesso per entrare”….e mi é stato concesso. …Unica nota dolente, ricevuto in poche ore di preavviso dal sindaco di un’altra città….ma, nessun messaggio o attestato di solidarietà da parte DEL MIO SINDACO..”

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