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Rave party illegale ed interrotto, denunciati due fratelli organizzatori dell’evento

Pubblicato il 21 Gennaio, 2022

Avevano organizzato il rave party illegale lo scorso fine settimane nelle campagne del Salento e per questo sono stati denunciati. Nel giro di poche ore, tra sabato e domenica scorsi, al confine tra le campagne del sud tarantino e nord leccese, le forze dell’ordine bloccarono due rave party illegali. Uno, quello tra Porto Cesareo ed Avetrana, fu bloccato sul nascere, mentre l’altro era quasi in procinto di cominciare. Nelle ultime ore sono scattate due denunce ai danni di altrettanti fratelli accusati di essere gli organizzatori dell’evento. Già durante il blitz della settimana scorsa nell’uliveto in agro di Sava, i poliziotti constatarono che in un vasto apprezzamento di terreno, a circa 4 Km di distanza dal centro abitato, più di 70 persone erano in procinto di accamparsi. Nella stessa zona era stata anche allestita una postazione di intrattenimento sonoro, con enormi casse acustiche.

Rave party illegale, ecco le sanzioni

I poliziotti riuscirono ad identificare e far allontanare cinquanta persone tra le quali due fratelli, originari di Manduria rispettivamente di 36 e 25 anni già conosciuti per aver in passato organizzato nella zona altri simili eventi. Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, i due sono stati denunciati in stato di libertà di invasione arbitraria di terreno privato. Durante i controlli i poliziotti hanno elevato anche 13 sanzioni amministrative per le violazioni delle norme anticovid. Nel rave party illegale, infatti, non c’era alcun tipo di distanziamento, né tantomeno mascherine. È stato avviato, inoltre, il procedimento amministrativo per 19 misure del Foglio di Via Obbligatorio dal comune di Sava per altrettanti giovani identificati quella sera.

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