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procura

Ravenna, paziente muore in corsia: assolti prima del processo

Pubblicato il 15 Novembre, 2021

Paziente muore in corsia. Sono stati assolti prima ancora dell’inizio del processo. Una decisione che ha colto di sorpresa tutti: procura, parti civili, difensori. Il fatto non sussiste. La sentenza è stata pronunciata dalla Corte di assise di Ravenna per Giuseppe Re e Cinzia Castellani, primario e caposala all’ospedale di Lugo. Là lavorava anche Daniela Poggiali: l’ex infermiera è stata recentemente assolta nell’appello ter dall’accusa di aver ucciso la paziente 78enne Rosa Calderoni.

I giudici li hanno prosciolti sulla base dell’articolo 129 del codice di procedura penale, secondo il quale ciò è possibile in ogni stato e grado, quando si riconosce che il fatto non sussiste, o che l’imputato non lo ha commesso, o che il fatto non costituisce reato, o non è previsto dalla legge come reato e manca una condizione di procedibilità. Trenta giorni per le motivazioni.

Anche Daniela Poggiali era stata assolta dalla Corte di assise di appello di Bologna perché il fatto non sussiste, per quanto concerneva la morte di Rosa Calderoni, 78enne deceduta l’8 aprile del 2014, ma anche per il caso del 94enne Massimo Montanari, deceduto il 12 marzo 2014 sempre a Lugo.

Re e Castellani rispondevano di omicidio volontario con dolo eventuale: pur di fronte ai numerosi segnali di allarme, secondo la Procura ravennate non avrebbero adottato tutte le misure in loro potere, al fine di scongiurare il decesso (fonte: Ansa).

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