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reddito di cittadinanza

Dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione

Pubblicato il 28 Aprile 2023

Si chiamerà Assegno di inclusione il nuovo strumento di contrasto alla povertà che sostituirà dal primo gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza.

Potrà essere chiesto solo dalle famiglie nelle quali ci sono componenti disabili, minori o over 60 e potrà arrivare a 500 euro al mese moltiplicati per la scala di equivalenza fino a un massimo di 2,2 (2,3 nel caso di disabili gravi).

Lo si legge nella bozza del decreto.

La scala cambia e vale uno per il primo componente, 0,5 per ogni altro componente con disabilità, 0,4 per gli altri componenti over 60 o con carichi di cura, 0,15 per i bambini fino a due anni e 0,10 per gli altri minori.

Nei primi tre mesi del 2023 i nuclei che hanno richiesto Reddito e pensione di cittadinanza sono stati quasi 300 mila (299.467), meno 25% rispetto all’analogo periodo del 2022.

Lo scrive l’Inps nell’Osservatorio su reddito e pensione di cittadinanza.

Nel primo trimestre i nuclei percettori di almeno una mensilità di RdC/Pdc ammontano a 1.238.019, il numero di persone coinvolte è pari a 2.643.516 e l’assegno medio mensile è di 569,55 euro. Nel mese di marzo 2023 i nuclei beneficiari di Rdc sono 902 mila (90%) mentre i nuclei beneficiari di Pensione di Cittadinanza sono 103 mila (10%), per un totale di un milione di nuclei.

L’importo medio erogato nel mese di marzo è di 572 euro con un differenziale assoluto di 314 euro tra l’importo RdC (604 euro) e l’importo PdC (290 euro). Tra gennaio e marzo 2023 è stato revocato il beneficio a circa 27 mila nuclei, mentre i nuclei decaduti dal diritto nei primi tre mesi del 2023 sono stati 111 mila.