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Reddito di cittadinanza a familiari del clan Contini: sequestri per oltre 270.000 euro indebitamente percepiti (VIDEO)

Perquisizioni e sequestri a Napoli, Quarto, Sant’Antonio Abate, Cicerale e Reggio Emilia.

Pubblicato il 7 Luglio, 2021

La Guardia di Finanza di Napoli ha effettuato una serie di perquisizioni e sequestri nei confronti di 25 nuclei familiari riconducibili al clan Contini che, secondo la mappa della camorra a Napoli, è egemone nei quartieri Vasto, Arenaccia e San Carlo Arena.

Durante i controlli sui percettori del reddito di cittadinanza, le Fiamme Gialle hanno scoperto che diversi soggetti incensurati ed apparentemente in regole non avevano indicato all’INPS la presenza di familiari condannati o sottoposti a misure cautelari per reati associativi di tipo mafioso.

Il clan Contini si è sempre caratterizzato per la capacità di infiltrarsi nel tessuto sociale ed economico, anche legale, della città.

Le indagini sui percettori del reddito di cittadinanza

L’attività investigativa è stata condotta dal GICO del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Napoli, gruppo specializzato nelle operazioni anticamorra e negli accertamenti economico – finanziari più complessi.

Per poter ottenere il reddito di cittadinanza non devono essere presenti in famiglia soggetti con trascorsi per reati associativi di tipo mafioso. In caso contrario viene bloccato il beneficio e parte il recupero delle somme indebitamente percepite.

Così è stato in questo caso: i finanzieri hanno sequestrato circa 270.000 euro percepiti dagli indagati nel periodo tra aprile 2019 e novembre 2020, ed anche le carte prepagate usate per l’erogazione del beneficio.

Bella vita e vacanze all’estero: un tenore di vita sproporzionato per i percettori del reddito

Gli accertamenti economico – patrimoniali condotti dalle Fiamme Gialle hanno messo inoltre in luce un tenore di vita, per alcuni soggetti, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, come dimostrato dall’acquisto di beni di lusso e dalla frequentazione di rinomate località vacanziere in Italia e all’estero.

Le perquisizioni e i sequestri sono stati eseguiti in diverse zone della città di Napoli, (Avvocata, Borgo Sant’Antonio Abate, Poggioreale, San Carlo all’Arena, San Lorenzo, Scampia, Stella, Vicaria), e nei comuni di Quarto (NA), Sant’Antonio Abate (NA), Cicerale (SA), oltre che a Reggio Emilia.

Sottoposte a perquisizione anche le sedi di 4 centri di assistenza fiscale operanti a Napoli e provincia, utilizzati dai percettori del sussidio per la presentazione delle domande.

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