Reggio Calabria, domani la presentazione del nuovo libro della scrittrice Palma Comandè

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La Padrina, della scrittrice Palma Comandè, continua a mietere successi di presentazioni. Molte sono state le Associazioni e le Organizzazioni Culturali, che da quando il romanzo è uscito gareggiano per avere come ospite, nelle proprie location, la scrittrice che vive a Bianco, e che ha suddiviso le sue origini per metà a Casignana e per l’altra metà a Sant’Agata del Bianco. Giorno uno luglio la Comandè torna a Reggio Calabria, ospite dell’Automobile Club della Città dello Stretto. L’incontro è stato fortemente voluto dal suo presidente Giuseppe Martorano, che ha scelto la poetessa e scrittrice Bruna Filippone a relazionare e introdurre sui temi che la Padrina affronta nello svolgimento dei fatti e degli avvenimenti narrati nei sei capitoli del romanzo. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Martorano, introdurrà sulla presentazione del romanzo la Padrina, la Vice Presidente della Commissione Cultura e Turismo dell’Automobile Club di Reggio Calabria Amelia Romeo. L’evento si svolgerà giorno 1 luglio, con inizio alle ore 18 proprio nel salone dell’Automobile Club di Reggio Calabria al primo piano di via De Nava, 43 e avrà come ospite l’onorevole Tilde Minasi, Assessore alle politiche sociali della Regione Calabria. A condurre l’attività culturale sarà la giornalista Giorgia Rieto, Responsabile Comunicazione Automobile Club di Reggio Calabria. Per dialogare con l’autrice è stato chiamato il giornalista Pasquale Muià, Direttore di Incipit Sistema Comunicazione.
Palma Comandè e Pasquale Muià si soffermeranno sui vari e molteplici aspetti e tematiche che La Padrina offre. Un romanzo che evidenzia i legami con i luoghi e la famiglia, l’ambivalenza, la tensione e il conflitto
interiore che la protagonista vive nell’arco della sua fanciullezza, gioventù e maturità di donna. Un conflitto che rivela la sensibilità femminile, spesso
repressa per acconsentire ad una quotidianità, che proprio non desiderava gli appartenesse. I tentativi di ribellione, che sfociano in un accondiscendere pur sapendo di dover rinunciare a essere quello che
maggiormente desiderava. E una volta presa nel vortice delle consuetudini vive la vita nel miglior modo possibile. Un romanzo di rottura, su un argomento atavico. Un romanzo però scritto e vissuto con un angolo
visuale diverso dalla tradizione dei romanzi che narrano una delle devianze del Sud.

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Giorgia Rieto

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