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Regione: addio a Jole Santelli. La Governatrice muore nella notte

Pubblicato il 15 Ottobre, 2020

È andata via in silenzio, senza disturbare nessuno. Serenamente. Nella notte, la Governatrice della Calabria, Jole Santelli, è morta. Così, una probabile emorragia interna ha messo fine ad una vita dedicata alla politica e a quella carica che, il 15 febbraio scorso, l’aveva messa a capo della Giunta regionale calabrese. Da anni era malata di cancro, ma aveva affrontato il male con grande forza e dignità. Jole Santelli, laureata all’Università La Sapienza di Roma, è stata per diverse legislature parlamentare della Repubblica, con la prima elezione alla Camera risalente al 2001. E, al primo mandato, fu nominata sottosegretaria al ministero della giustizia, dal 2001 al 2006, nei governi Berlusconi, e poi sottosegretaria al Ministero del lavoro e delle politiche sociali da maggio a dicembre 2013 nel Governo Letta. Prima donna presidente della Regione Calabria, la Santelli ha chiuso il suo percorso con degli incontri istituzionali, a Cosenza, per poi tornare a casa per l’ultima volta.

E pensare che il suo mandato è stato complicato fin dall’inizio. Appena 3 settimane dopo la proclamazione, è giunto il lockdown che ha messo in ginocchio l’Italia. Eppure, lei ha affrontato la pandemia con lucidità, essendo spesso precorritrice nelle decisioni importanti. Si pensi alla delibera che sanciva, in Calabria, la riapertura degli esercizi commerciali quali bar e ristoranti, fortemente osteggiata dal Governo ma che, a distanza di pochi giorni, è stata allargata a tutta la nazione.

La sua amministrazione regionale non ha avuto molto tempo di mettersi a regime per risolvere, per esempio, un problema atavico quale lo smaltimento dei rifiuti che ha portato allo scontro istituzionale con il sindaco di Reggio Calabria. Jole Santelli, subito dopo le elezioni comunali in Calabria, aveva assicurato che avrebbe incontrato i nuovi sindaci e che avrebbe portato avanti con loro un dialogo onesto, senza guardare ai colori politici, per il bene della regione.

Il ricordo della sua prima conferenza stampa da Governatrice, la mattina dopo il successo alle elezioni regionali, è quello di una donna raggiante, seppur con un filo di voce. Mentre raccontava la sua idea di Calabria, il suo modello di Regione, si percepiva un fuoco che ardeva dentro e che non attendeva altro che mostrarsi. Quello stesso fuoco che l’ha portata ad affrontare faccia a faccia, senza paura e con il sorriso, il cancro. Un fuoco che si è spento improvvisamente e che lascia tutti un po’ più soli e infreddoliti.

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