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Regno Unito, Ikea taglia l’indennità di malattia ai dipendenti non vaccinati in autoisolamento

Ikea in tutto il Regno Unito non pagherà più i giorni di malattia ai dipendenti non vaccinati che devono auto-isolarsi a causa dell’esposizione al Covid e in alcuni casi nemmeno ai lavoratori che risultano positivi. Lo riporta in una nota il Mail on Sunday. In una dichiarazione dell’azienda svedese si legge:

Pubblicato il 14 Gennaio, 2022

Ikea in tutto il Regno Unito pagherà solo il minimo sindacale per i giorni di malattia ai dipendenti non vaccinati che devono auto-isolarsi a causa dell’esposizione al Covid e in alcuni casi nemmeno ai lavoratori che risultano positivi. Lo riporta in una nota il Mail on Sunday. In una dichiarazione dell’azienda svedese si legge: “Nonostante sia un argomento che tocca le corde dell’emozione, le nostre politiche devono adattarsi al momento che stiamo vivendo”.

Ai lavoratori non vaccinati non esenti dal vaccino per motivi di salute saranno riconosciuti d’ora in poi solo 96,35 sterline a settimana, pari a circa 115 euro, il minimo sindacale per lo Statutory Sick Pay (SSP) stabilito dalla legislazione inglese.

Per i collaboratori vaccinati o quanti non hanno ricevuto il vaccino perché dichiarati incompatibili per via di patologie o perché, per esempio, in gravidanza, riceveranno invece la paga completa.

Ikea ha precisato che la politica riguarderà solo i lavoratori non vaccinati con “alti livelli di assenza”, e che si augurano che queste regole “possano contribuire a spingere le persone a vaccinarsi”.

C’è il rischio, come ha affermato Ben Willmott, responsabile delle politiche pubbliche del Chartered Institute of Personnel and Development (CIPD), famosa associazione inglese per la gestione delle risorse umane, che alcuni lavoratori asintomatici non vaccinati a non eseguire di conseguenza non auto-isolarsi, diffondendo il contagio, perché le persone hanno bisogno del loro stipendio.  

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