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Rete di mala accoglienza, migranti abbandonati tra liquami e senza cibo, verifiche dei Nas in tutta Italia

Pubblicato il 1 Ottobre 2025

L’inchiesta dei carabinieri del Nas

Nella foto una delle strutture controllate

Un sistema milionario sulla pelle dei migranti è stato smascherato dai carabinieri del Nas. Una rete che si estendeva dal Salernitano a diverse regioni d’Italia, trasformando i centri di accoglienza in veri e propri lager fatiscenti. Cinque persone risultano indagate con accuse gravissime: concussione, frode nelle forniture pubbliche, truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità ideologica e malversazione. È scattato anche il sequestro preventivo di beni per oltre 720mila euro.

La coop Desy al centro dello scandalo

Al cuore dell’indagine c’è la cooperativa sociale Desy, con sede a Castel San Giorgio (Salerno). Secondo gli investigatori, avrebbe sistematicamente frodato lo Stato, lasciando i migranti in condizioni disumane: senza assistenza sanitaria, legale o psicologica e, in molti casi, perfino senza pasti quotidiani.

Le prime verifiche

L’inchiesta è partita nel dicembre 2023 dopo un controllo al centro straordinario ex Hotel Giardini a San Marcello Piteglio (Pistoia). Gli ispettori hanno trovato muffa, liquami, sporcizia ovunque, mancanza di acqua calda, riscaldamento ed elettricità. Il centro è stato subito sgomberato. Ma le testimonianze dei richiedenti asilo hanno rivelato un quadro ancor più drammatico: assenza totale di cibo, vestiti, cure mediche e pocket money. Molti hanno raccontato di non avere mai incontrato i professionisti che, sulla carta, risultavano presenti.

False presenze e fatture duplicate

Secondo le accuse, diversi collaboratori attestavano falsamente la propria presenza nei centri, mentre i dati telefonici li collocavano altrove. Non solo: le stesse fatture venivano presentate a più prefetture per ottenere rimborsi doppi.

I centri coinvolti

Oltre a San Marcello Piteglio, i centri gestiti dalla coop Desy erano diffusi in varie province:

  • Salerno: Castel San Giorgio, Orria, Ascea, Casalbuono, Felitto
  • Avellino: Atripalda
  • Pavia: Montù Beccaria, Santa Maria della Versa, Pavia
  • Arezzo: Foiano della Chiana

Migranti lasciati senza cibo

Alcuni ospiti hanno riferito di essere rimasti fino a dieci giorni senza mangiare, puniti per non aver firmato falsi fogli di presenza. In molti casi, sono stati semplici cittadini a fornire cibo e beni essenziali, supplendo alle gravi mancanze della gestione.

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