Pubblicato il 15 Giugno 2020
Sei milioni ni tonnellate di rifiuti in meno, con un risparmio di circa 800 mila euro. Sono questi i numeri, clamorosi, accertati dall’Assessorato all’Ecologia del Comune di Catania relativamente ai due mesi di lockdown. La “prova” di quanto incidono sulle tasche dei catanesi i rifiuti depositati nei cassonetti della città dai pendolari dell’hinterland che non fanno la raccolta differenziata a casa propria. E’ quanto riporta questa mattina il quotidiano “La Sicilia”.
Una cifra che proiettata su un anno intero farebbe risparmiare alle casse comunali circa 5 milioni di euro. A questo, secondo l’assessorato all’Ecologia, si aggiungerebbe un risparmio di uomini e mezzi per la raccolta che addirittura farebbe arrivare a un risparmio globale di 15 milioni di euro l’anno sul costo del servizio, oggi appaltato alla Dusty.
Risparmi che consentirebbero di abbassare la Tari, al momento calcolata al livello più elevato visto il default del Comune e il mancato incasso di circa il 50% del tributo, perché metà dei catanesi che dovrebbero pagarlo non lo pagano.
Per contrastare il fenomeno dei pendolari che vengono a buttare i rifiuti nei cassonetti della città, il Comune ha dato mandato all’assessore all’Ecologia, Fabio Cantarella, di rimuovere tutti i cassonetti dalla circonvallazione. L’operazione è già cominciata e si concluderà entro il 1° luglio. L’Ufficio Ecologia del Comune ha cominciato a contattare tutti gli amministratori dei condomini lungo la circonvallazione che verranno riforniti di cassonetti interni, che la Dusty provvederà a svuotare.