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Rigassificatore: considerazioni su sicurezza e compatibilità territoriale 

Pubblicato il 31 Agosto, 2022

Il Comitato Salute Pubblica pone nuovamente  l’accento su alcuni aspetti riguardanti la sicurezza e la compatibilità territoriale  delprogetto del rigassificatore a Piombino, con il contesto  che lo circonda  anche in riferimento al  nuovo porto turistico di Pontedoro e  alle interferenze sul territorio rispetto alla situazione attuale e in progetto. 

Nella Relazione tecnica “Rapporto preliminare di sicurezza”  laSocietà Snam FSRU specifica che “ sarà compito della Autorità di sistema portuale, in quanto soggetto amministratore del bene demaniale marittimo, fornire alle autorità competenti in materia di pianificazione territoriale e urbanistica le informazioni relative agli scenari incidentali e in particolare quelli che coinvolgono aree esterne a quella portuale, ai sensi dell’art.6 del D.M. 9.5.2001”.

Ricordiamo che Snam ha valutato i rischi solo in merito a eventuali malfunzionamenti dell’impianto e non ad altri eventi, limitando a 500mt la fascia di interdizione intorno al rigassificatore.

Snam aggiunge dell’altro però: richiama il compito dell’Autorità di Sistema Portuale di fornire gli scenari incidentali,nel porto e nelle aree esterne, alle autorità preposte alla pianificazione, ammettendo di  fatto che le analisi sul rischio sono incomplete  e che dovranno essere quindi integrate.

Come Comitato abbiamo già scritto al Commissario Straordinario e al Presidente della Autorità di Sistema Portuale, richiamando le disposizioni del D.M. sopra citato, ” Requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante”

Non  risulta al momento, dal sito del Commissario di Governo , che l’Autorità di Sistema Portuale abbia eseguito  studi sulle analisi degli incidenti. Se non dovesse fornirli, Snam potrebbe assumere che non ve ne siano. 

Ribadiamo comunque che la stessa Snam avrebbe dovutoeseguire, lei, gli studi su possibili incidenti dovuti a  eventi esterni al ciclo produttivo per rischio di collisioni, errori umani, eventi atmosferici, attentati, insomma carenze che abbiamo evidenziato in specifiche osservazioni.  

Il  tema della compatibilità con il  territorio, si cita a titolo di esempio, è stato riassunto in una osservazione della “Cooperativa la Chiusa di Pontedoro” che sta lavorando alla realizzazione del nuovo porto turistico da 650 posti barca e a un polo cantieristico. La stampa locale  ne ha parlato in questi giorni, riproducendo cartine che mettono in risalto l’incredibile vicinanza tra il molo dove si vorrebbe attraccare il rigassificatore  e il nuovo porto in fase di realizzazione. La Cooperativa ha evidenziato preoccupazioni  che interventi edilizi programmati possano essere bloccati  per la presenza di  fasce di interdizione intorno all’impianto sottoposto a rischio di incidenti rilevanti, né si può  auspicare che le fasce di interdizione abbiano una restrizione. La stessa amministrazione Comunale ha messo in evidenza varie incompatibilità tra le quali quella di progetti viari  ciclabili e la vicinanza con quartieri residenziali,  infrastrutture vitali come il prolungamento della SS398, il riuso delle aree ex industriali, i movimenti portuali e gli insediamenti di nuove attività.

Quando si decide di installare un impianto, a rischio di incidentirilevanti, si dovrebbe prima verificare la compatibilità con il territorio, in primis in rapporto alla sicurezza e all’ambiente e solo successivamente avanzare proposte, non il contrario come di fatto sta avvenendo. Crediamo che nessun territorio  debba adattarsi, sacrificarsi, modellarsi, rinunciare,rischiare in nome di una fretta e di una scelta calata dall’alto, in una realtà dove vivono persone che hanno programmato il proprio sviluppo e il proprio futuro e che chiedono il rispetto delle leggi e dei diritti.

IL Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia

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