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Per il governo il “Riparti Piemonte” è incostituzionale Cirio: “Daremo battaglia”

Il governo impugna cinque articoli del Riparti Piemonte, Cirio promette battaglia

Pubblicato il 23 Luglio, 2020

Doccia gelata per la giunta Cirio e per la legge regionale da 800 milioni per aiutare il territorio dopo la pandemia. Il Consiglio dei ministri di mercoledì notte ha infatti bocciato il Riparti Piemonte, decidendo di impugnare cinque articoli del decreto di fronte alla Corte Costituzionale. Secondo il governo Conte, infatti, il provvedimento da 800 milioni viola sia la costituzione che le leggi dello stato in materia di concorrenza e di tutela del paesaggio. Nelle azioni di rilancio del turismo e del commercio di vicinato previste dalla legge approvata a fine maggio, si violerebbe l’articolo 117 della costituzione che tutela la libera concorrenza. Bocciati anche i provvedimenti del Riparti Piemonte previsti per l’edilizia, che permetterebbero, secondo il Cdm, l’incremento delle superfici edificabili. La risposta della Regione alle misure del governo non si è fatta attendere e manifesta la delusione della giunta: “Daremo battaglia fino all’ultimo perché spiace che si vogliano bloccare risorse necessarie per la ripartenza del turismo, norme per la tutela dei piccoli commercianti di fronte all’espansione della grande distribuzione e altri provvedimenti per la  lotta alla burocrazia, specialmente in campo urbanistico, che sono per noi principi irrinunciabili. La legge Riparti Piemonte non si ferma; degli 87 articoli che la compongono, sono soltanto 5 quelli su cui il Governo ha richiesto alla Regione dei chiarimenti “, prosegue la nota della Regione.Deve essere quindi chiaro che il Bonus Piemonte, il Bonus Turismo, il Voucher Vacanze e tutte le altre misure a favore delle imprese e delle famiglie non hanno subito alcun rilievo del Governo”.

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