Gerusalemme. Si sono depositati su di esso centinaia di anni di passato. Risale a 900 anni fa, è lungo un metro. Parliamo del reperto individuato da Shlomi Katzin, un sommozzatore israeliano: è un oggetto dei tempi dei Crociati, scoperto dall’uomo mentre era alla ricerca di metalli, ancore e resti di navi, come spiega il Corriere.
Probabilmente è emerso da sotto la sabbia, per via delle correnti: in questa stagione, sono più forti. Shlomi ha deciso di portarlo via per evitare che venisse rubato. Ora l’oggetto è conservato al Dipartimento per i tesori nazionali.
Si tratta di una spada in ferro, coperta di concrezioni: c’è sale, c’è sabbia, ci sono conchiglie. C’era la guerra sul mare e i Crociati erano in attività, quando l’arma serviva al suo scopo. Siamo al largo del monte Carmelo, verso il nord e il Libano. In una delle baie più protette, furono fortificate le mura di San Giovanni d’Acri, considerata la porta d’ingresso verso Gerusalemme: i bastioni resistettero anche all’assedio di Napoleone, che provò a conquistare la cittadina per due mesi.
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