Pubblicato il 18 Aprile, 2023
Ci sarebbero vecchie ruggini e nuovi ‘dispetti’ alla base dell’aggressione, avvenuta domenica scorsa durante la Sagra del Carciofo a Sezze che ha guastato una giornata di festa e di grande partecipazione per tutto il paese.
Sono due le persone, di 28 e 29 anni, M.G. e M.P. le iniziali, fermate dai carabinieri nelle ore successive all’aggressione, avvenuta intorno alle 19 nei pressi del parco della Rimembranza e davanti a diverse decine di persone. Si parla di un episodio specifico, ovvero di un cane avvelenato per motivi imprecisati, che avrebbe inasprito i rapporti tra due gruppi familiari. Nello specifico, poi, una congiunta dei due aggressori sarebbe stata spintonata, proprio domenica durante la Sagra, e mentre si trovava con una 12enne, dalla vittima… Motivi che avrebbero generato la furiosa reazione materializzatasi con una aggressione fisica perpetrata con una bottiglia di vetro con la quale il 37enne, anche lui di Sezze, sarebbe stato colpito alla testa
Ieri l’udienza di convalida presso il Tribunale di Latina che ha deciso per la scarcerazione degli aggressori stante la mancanza dell’arresto in flagranza di reato; il Giudice ha quindi accolto la tesi degli avvocati difensori, Alessia Vita e Virginia Ricci. I due hanno passato una notte ai domiciliari. Il giudice ha deciso per la scarcerazione imponendo l’obbligo di firma solo ad uno degli accusati.
Erano stati i Carabinieri di Sezze, dopo i fatti, ad identificare prima e rintracciare poi i due aggressori. Raggiunti telefonicamente, venivano invitati a recarsi immediatamente alla stazione dell’arma. Devono rispondere del reato di lesioni aggravate, in concorso, e saranno sottoposti ad un processo ordinario (e non ad un rito direttissimo come sembrava in un primo momento).
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