Capeggia la rivolta ma Momi El Hawi, titolare di un ristorante in via Baracca e leader di ’Io Apro’ dovrà fare i conti con la richiesta di sospensione della licenza avanzata dal Comune di Firenze.
Numerose violazioni alle normative anticovid e inosservanza dei provvedimenti di sospensione dell’attività.
Per questi motivi, anche d’intesa con la Prefettura di Firenze, il Comune deciso – si legge in una nota di Palazzo Vecchio – «di procedere con gli atti necessari per la chiusura definitiva dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande nei confronti di un esercente del territorio fiorentino».
Al titolare autore della rivolta è stato notificato l’avvio del procedimento da parte del Comune di Firenze, per le ripetute contravvenzioni alle disposizioni emergenziali relative al Covid-19, rilevate in più occasioni dalla Polizia Municipale e da altre Forze di Polizia.
Le violazioni contestate hanno riguardato la reiterata inosservanza dell’obbligo di rimanere chiuso e la rimozione dei sigilli apposti al locale, chiara manifestazione del dispregio delle regole di condotta a presidio della salute e della sicurezza pubblica e dei criteri di leale concorrenza che dovrebbero orientare il comportamento non solo di chi opera in un delicato settore del commercio pubblico ma di qualunque cittadino.
Momi El Hawim che è stato anche ospite di a Mezz’ora in più con Lucia Annunziata, dice di voler a voler andare avanti con la rivolta a non darsi per vinto «per continuare a portare il messaggio più importante. #ioapro e la libertà del popolo di esercitare i propri diritti e non solo i doveri».
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