Ruba un rolex dal polso di un uomo che aspetta il figlio: arrestato un pregiudicato

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Arrestato l’uomo che lo scorso maggio rubò in pieno centro a Caserta un Rolex

Nella giornata di oggi personale della Polizia di Stato – Squadra Mobile di Caserta, coadiuvato dal personale del Commissariato di Scampia (NA), ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti Porro Cristian, classe ’88, residente in Napoli, pregiudicato, ritenuto responsabile del delitto di rapina aggravata dall’uso di un arma, consumato ai danni di un imprenditore casertano. 

Il furto del Rolex

Alla vittima era stato sottratto con minaccia un orologio di pregio, marca Rolex, del valore pari ad € 30mila 

L’attività d’indagine ha avuto inizio dalla rapina commessa in data 14 maggio 2021, in pieno giorno del centro di Caserta, nei pressi di una scuola elementare, mentre la vittima era ferma all’interno della propria auto in attesa di ritirare il figlio dall’istituto. 

Il ladro in moto

In particolare, il malvivente viaggiante a bordo di una motoveicolo Kymco people, a cui aveva apposto una targa di cartone per occultare quella originale ed armato di pistola, si era fatto consegnare un orologio da polso dandosi poi alla fuga in direzione di Napoli. 

Gli agenti della Sezione Antirapina della Squadra Mobile Casertana intervenuti sul posto avviavano una immediata attività investigativa che consentiva di identificare il rapinatore. 

In particolare, attraverso mirati servizi di osservazione ed appostamento individuava il rapinatore presso l’abitazione della compagna ubicata nel quartiere Scampia di Napoli, al cui interno, a seguito di perquisizione venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro i capi di abbigliamento ed il casco che l’uomo aveva indossato in occasione del fatto, unitamente ad una pistola giocattolo priva del tappo rosso ed numerose targhe contraffatte. 

Atteso il grave quadro indiziario raccolto, costituito anche da inequivocabili risultanze dell’analisi dei tabulati telefonici e delle celle agganciate dall’utenza in uso al rapinatore che lo collocavano in Caserta il giorno della rapina ed il giorno precedente in occasione di un sopralluogo, nonché dall’individuazione fotografica da parte della persona offesa, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. 

Oggi, dopo che il Porro si era dato alla fuga negli ultimi giorni, il provvedimento restrittivo è stato eseguito e dopo gli adempimenti di legge, lo stesso è stato associato presso il Carcere di Poggioreale (NA).

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Giovanna Giaquinto

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