Pietro Genovese ha investito Gaia e Camilla mentre le due erano “sulle strisce pedonali”, lo scrive il Gup di Roma nelle motivazioni della sentenza con cui il 19 dicembre scorso ha condannato ad 8 anni di carcere Pietro Genovese per l’omicidio stradale. Avevano notato alla loro sinistra provenire dal precedente semaforo ad alta velocità tre auto impegnate, di fatto in una gara di sorpassi, che non accennavano a rallentare.
Secondo il gup, “è assai elevato il grado di colpa dell’imputato, sotto il profilo del quantum di evitabilità dell’evento, essendo l’incidente frutto anche di una negligente scelta di mettersi alla guida dopo aver fatto uso di alcol, pur sapendo che era obbligato a non bere qualora avesse voluto condurre un’auto, secondo la sua età e per il tempo in cui aveva preso la patente”.
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