Pubblicato il 11 Giugno, 2022
Torna il Roma Pride, la manifestazione per la difesa dei diritti Lgbt. Migliaia di persone stanno sfilando nel centro della capitale per la parata cominciata da poco in piazza della Repubblica.
Quest’anno madrina è la cantante Elodie.
Lo slogan scelto per l’edizione 2022 del corteo è “torniamo a fare rumore” in omaggio a Raffaella Carrà, icona Lgbt scomparsa il 5 luglio 2021.
La manifestazione si celebra anche in altre città italiane e internazionali, da Genova a Tel Aviv, in Israele, fino a Kathmandu e al Disneyland Paris.
A Roma in piazza dell’Esquilino sono stati installati dei vasi dipinti con i colori dell’arcobaleno, “per dire che Roma è una città accogliente, aperta, inclusiva e solidale, per dire che ogni posto è il posto giusto per sentirsi a casa, le piazze, le strade, i parchi, la città intera”, ha spiegato l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti della capitale, Sabrina Alfonsi.
“Dove marcia il Pride scoppia la pace”, ha scritto stamani sui social la leader di +Europa Emma Bonino. “I Pride, nati come rivolta contro le discriminazioni subite dalla comunità LGBTI+, oggi sono un termometro attendibile per capire il grado di salute di una democrazia: dove sfilano nella loro libertà i cittadini, tutti i cittadini, vivono meglio. Dove sono proibiti, censurati o repressi brutalmente, mancano tutte le libertà”.
“Per questo oggi, dopo due anni difficili – continua Bonino rivolgendosi alla comunità Lgbt – ballate, cantate, urlate, rivendicate la piena uguaglianza, ne avete tutto il diritto. Teniamoci stretta la libertà, teniamoci stretta l’Europa che la tutela, teniamoci stretti i Pride. Io sono ancora un po’ acciaccata dopo una caduta ma – conclude – col cuore sfilerò con tutte e tutti voi”.
Non mancano però azioni contrarie al Pride.
Il movimento politico cattolico Militia Christi e il movimento nazionale della Rete dei patrioti hanno affisso all’alba manifesti lungo il percorso del corteo di opposizione a quello che chiamano un “triste evento”.
“Con tale iniziativa, che riporta le intramontabili parole di Papa S. Giovanni Paolo II sull’essenza di tale sciagurata questione – spiegano – intendiamo bollare come irresponsabili le istituzioni, dal Comune di Roma alla Regione Lazio, per aver concesso spazi e patrocinio a manifestazioni ideologiche intolleranti, che irridono volgarmente la religione e la fede di miliardi di persone”.