Ronciglione, nocciole: Cpn riconosciuta organizzazione produttori dalla Regione Lazio

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Importante risultato per Cpn (Cooperativa produttori nocciole) di Ronciglione, che ha ottenuto dalla Regione Lazio la qualifica di Op (Organizzazione produttori). La procedura di riconoscimento è avvenuta dopo un iter lungo e complesso, finalizzato ad accertare la rispondenza di tutti i requisiti amministrativi, contabili ed etici richiesti dall’Unione europea e idonei a rappresentare tutti gli agricoltori, per gestire al meglio produzione e commercializzazione del prodotto.

“La soddisfazione più grande di questo momento – commenta Piero Brama, presidente di Cpn – è constatare che i nostri obiettivi, ad appena quattro anni dalla costituzione, sono stati realizzati. Con la partecipazione alla Viconuts, il cui staff è guidato con indiscussa capacità e grande esperienza, abbiamo raggiunto l’obiettivo, forse unico in Italia, di far partecipare gli agricoltori agli utili che l’industria corilicola, se guidata come nel nostro caso da elevate figure professionali, è in grado di produrre. Ci piace sottolineare che anche grazie ad una attenta gestione dei costi siamo sempre riusciti a liquidare un prezzo medio che in realtà non è stato mai tale, in quanto abbiamo sempre liquidato il prezzo rappresentato da quello massimo stagionale: da quanto a nostra conoscenza, il mercato si è adeguato e tutto il mondo della coltivazione delle nocciole ne ha tratto beneficio“.

Nocciole: “ognuno deve esprimere al meglio il proprio ruolo”

“Secondo noi – prosegue – ognuno deve esprimere al meglio il proprio ruolo. I nostri agricoltori ne hanno uno, fondamentale, di mantenere l’eccellenza delle nocciole del nostro territorio puntando sempre più ad una coltivazione rispettosa dell’ambiente, con una visione del futuro che ci veda protagonisti, in un mondo in completa evoluzione. Ovviamente siamo solo all’inizio di un lungo percorso. Abbiamo contribuito a diffondere la consapevolezza che il mercato può cambiare e che la leadership quantitativa e soprattutto qualitativa, che oggi abbiamo, dobbiamo conservarla. Come? Attraverso la ricerca. Al secondo anno di attività abbiamo stretto accordi con aziende importanti come Bosch e con istituzioni come l’Università della Tuscia e iniziato a diffondere pratiche quali la fertirrigazione, il risparmio di acqua e un migliore utilizzo dei fitofarmaci. Siamo solo all’inizio di un lungo percorso”.

Il riconoscimento regionale di Op è per la cooperativa della Tuscia il punto di partenza di nuove sfide. “Intendiamo sviluppare con tutti le sinergie possibili – conclude il presidente – a partire dalla Copront di Ronciglione, anch’essa Op, con cui abbiamo già collaborato e che ringraziamo e con la quale facciamo parte del Cda di Viconuts srl. Abbiamo l’ambizioso obiettivo di contribuire al miglioramento di tutto il settore della corilicoltura. Questa è inoltre l’occasione per ringraziare il nostro personale dei settori agronomico e amministrativo per il notevole sforzo. Grazie anche al nostro consulente, dottor Nazzareno Pelliccia e allo staff della Regione Lazio, in particolare al responsabile del procedimento, dottor Paolo Pepe, che nonostante attraversi un momento impegnativo ha saputo concludere il complesso iter istruttorio, consentendo la firma della determina in tempo utile“.

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Redazione Viterbo

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