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Ruanda

Ruanda: nascose oltre 1000 tsutsi in hotel, lo “Schindler africano” è accusato di terrorismo

Pubblicato il 20 Settembre, 2021

Celebrato per aver salvato migliaia di persone durante il genocidio in Ruanda ​nel 1994, è stato arrestato lo scorso anno con l’accusa di aver sostenuto “attività terroristiche” dall’esilio

Un tribunale ruandese ha condannato per terrorismo Paul Rusesabagina, la cui storia durante il genocidio del 1994 ispirò il film ‘Hotel Rwanda’. Rusesabagina ha disertato l’udienza in cui è stata pronunciata la sentenza, dopo aver dichiarato di non aspettarsi giustizia in un processo definito una “vergogna”. L’uomo è stato sinora dichiarato colpevole di formazione di gruppo armato illegale e adesione a gruppo terroristico, ma restano ancora in sospeso le accuse di omicidio, sequestro, rapina a mano armata legate a terrorismo

Rusesabagina, che oggi rischia l’ergastolo, è passato negli anni da essere una figura celebrata, raccontata dal film di Terry George con l’attore Don Cheadle nei panni del protagonista, per aver protetto oltre un migliaio di tutsi nell’hotel che gestiva durante i massacri, a personaggio inviso al governo, a causa delle critiche mosse al presidente Paul Kagame.

Paul Rusesabagina Ruanda
Paul Rusesabagina-FONTE

La sentenza arriva oltre un anno dopo che Rusesabagina era scomparso mentre era in visita a Dubai, ricomparendo giorni dopo in manette in Ruanda, accusato di aver sostenuto il braccio armato della sua piattaforma politica dell’opposizione, Movimento ruandese per il cambiamento democratico. Il gruppo aveva rivendicato la responsabilità di attacchi nel 2018 e 2019 nel sud del Paese, in cui erano morti nove ruandesi. L’oppositore ha sempre dichiarato la propria innocenza, mentre la famiglia denuncia che fu sequestrato e riportato in Ruanda contro la sua volontà.

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