Pubblicato il 30 Settembre, 2022
Anche la stampa anglosassone ha dato notizia dei reati del padre e del nonno di Trump. Ripeto, le responsabilità penali non ricadono mai su terzi. Ciò che evidenzio è che la propaganda politica della Meloni e Trump molto spesso, criminalizza una intera categoria & fomenta odio. pic.twitter.com/QcZgxrPVbV
— Rula Jebreal (@rulajebreal) September 30, 2022
Così la giornalista e scrittrice Rula Jebreal, al centro delle polemiche per un tweet in cui ha attaccato la politica di Giorgia Meloni, leader di Fdi, ricordando anche la vicenda del padre della Meloni, coinvolto anni in un traffico di droga, secondo quanto riportato dalla stampa spagnola.
During her election campaign, @GiorgiaMeloni, Italy’s new PM, promoted a rape video implying that asylum seekers are criminals who want to replace white Christians.
Ironically, Meloni’s father is a notorious drug trafficker/convicted criminal who served time in a 🇪🇸 jail. pic.twitter.com/G8AqzfCmLL— Rula Jebreal (@rulajebreal) September 29, 2022
“Quello che volevo evidenziare non è la vicenda familiare di Giorgia Meloni, che riguarda solo lei, ma la sua propaganda politica che, molto spesso, come quella di Trump, tende a criminalizzare l’intera categoria dei migranti a partire dagli errori o i crimini di alcuni di loro. Fomentando così la radicalizzazione di molti e la crescita dell’odio nella società”, dice ancora.
La Meloni non è colpevole dei crimini commessi da suo padre, ma spesso sfrutta i reati commessi da alcuni stranieri, per criminalizzare tutti gli immigrati, descrivendoli minaccia alla sicurezza.
In una democrazia ci sono responsabilità individuali,NON colpe/punizioni collettive. https://t.co/Hov9BcRcQS— Rula Jebreal (@rulajebreal) September 29, 2022
“Meloni e Trump condividono storie familiari complesse ma non è questo il punto. Il mio è un invito alla riflessione, nella speranza che Meloni, considerando anche il suo vissuto personale, possa proporre una politica più inclusiva e abbandonare la retorica incendiaria che spesso porta all’equazione immigrato uguale criminale. Ognuno ha la sua storia, generalizzare per propaganda politica alimenta odio e rabbia sociale”, conclude Jebreal.
“Rula questa è una bassezza”, commenta il leader di Azione Carlo Calenda.
“E’ fango su Giorgia Meloni – interviene il leader di M5s Giuseppe Conte – Io, Meloni e Fratelli d’Italia, con il M5S li combatto in tutte le sedi, ma sul piano politico”.
“Chi fa battaglia politica attaccando non l’avversario, ma mamma, papà, figli…è un piccolo uomo. O una piccola donna”, twitta Matteo Salvini.
Chi fa battaglia politica attaccando non l’avversario, ma mamma, papà, figli, mogli o mariti, è un piccolo uomo. O una piccola donna. Abbiamo vinto democraticamente le elezioni, fatevene una ragione. pic.twitter.com/cV7N09uLlk
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 30, 2022
“Signora Jebreal spero che potrà spiegare al giudice quando e dove avrei fatto la dichiarazione che lei mi attribuisce”, ha scritto su Fb la stessa Meloni.
A cui risponde la giornalista: “La nuova premier italiana Meloni minaccia di farmi causa per il mio tweet sul complotto della grande sostituzione. Tutti gli autocrati usano queste minacce per intimidire e mettere a tacere coloro che li chiamano in causa e li smascherano. Signora Meloni: non sono intimidita!”.