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Ucraina

Russia ha ammesso uso armi termobariche in Ucraina: ma cosa sono?

Mosca ha ammesso di aver utilizzato le bombe termobariche. Era la sera del 9 marzo, quando il ministero della Difesa lo ha reso noto: il governo russo ha “confermato l’utilizzo del lanciarazzi TOS-1A”, un sistema che “utilizza missili termobarici”.

Pubblicato il 11 Marzo, 2022

Mosca ha ammesso di aver utilizzato le bombe termobariche. Era la sera del 9 marzo, quando il ministero della Difesa lo ha reso noto: il governo russo ha “confermato l’utilizzo del lanciarazzi TOS-1A”, un sistema che “utilizza missili termobarici”.

Cosa sono

Nella testata ci sono gas infiammabili e particelle metalliche. Quando esplode, il gas con l’ossigeno crea una “bolla” che raggiunge temperature altissime. Poi c’è una seconda deflagrazione. Si sprigiona un’onda d’urto più lunga, se confrontata con quella delle armi convenzionali. Non basta un muro per proteggersi: la miscela si insinua in qualsiasi contesto.

Se si è nascosti in un bunker o in un edificio, questo tipo di arma può stanare i malcapitati. I russi hanno già utilizzato le armi termobariche in Siria, Afghanistan e Cecenia. L’utilizzo di queste armi ha un regolamento molto rigido: non si può mettere a rischio la popolazione civile, causare “danni o distruzioni eccessive rispetto al vantaggio militare che ne deriva“, causare “sofferenze non necessarie”. Ma è davvero possibile?

Usate anche bombe a grappolo

I russi, nelle giornate trascorse, hanno utilizzato bombe a grappolo: hanno sub-munizioni a pioggia, rilasciate sopra l’obiettivo dall’ordigno. Con l’impatto, le sub-munizioni esplodono. Possono avere piccoli paracadute, oppure funzionare come mine. In aree estese, rimangono per molto tempo. C’è un accordo internazionale che le proibisce, non sottoscritto da una serie di Paesi, tra i quali Russia, Usa, Cina, India, Iran, Pakistan, Arabia Saudita e Israele.

Foto di repertorio

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