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L’annuncio della Russia: “fine delle esercitazioni”

L’annuncio della Russia: “fine delle esercitazioni”

Pubblicato il 16 Febbraio, 2022

La Russia ha annunciato la fine delle esercitazioni militari nella Crimea annessa a Mosca, dove il dispiegamento di truppe aveva alimentato i timori di un’invasione dell’Ucraina.

L’annuncio della Russia

Le unità dei distretti militari meridionali e occidentali, dopo aver completato i loro compiti, hanno già iniziato a ritirarsi nelle loro postazioni militari permanenti“, aveva annunciato ieri il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov ai giornalisti, comunicando un primo ritiro delle truppe Russe dai confini dell’Ucraina

I soldati, – ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato, stanno tornando alle loro guarnigioni”. Nel contempo, la tv di Stato ha trasmesso le immagini di unità militari che attraversavano un ponte che collega la penisola controllata dalla Russia alla terraferma.

Ebbene, la crisi tra Russia e Ucraina potrebbe essere arrivata a un punto di svolta, già ieri, con l’annuncio da parte del presidente russo Vladimir Putin di un ritiro “parziale” delle oltre 100mila truppe che negli ultimi mesi erano state schierate lungo il confine ucraino.

Un “buon segnale” lo ha definito il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ieri ha incontrato Putin a Mosca.

I dubbi della Nato

Ma l’annuncio del ritiro non convince la Nato. Secondo Stoltenberg infatti le truppe russe “sono aumentate non diminuite. Stiamo monitorando molto da vicino cosa accade. Allo stesso tempo registriamo le aperture di Mosca al dialogo diplomatico e siamo pronti in questo senso. Ma stiamo ancora aspettando la reazione della Russia alle nostre risposte scritte inviate il 26 di gennaio”.

Anche il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha espresso cautela di fronte all’annuncio del ritiro delle forze russe dalla Crimea, sottolineando che è necessario prima “verificarlo”. Commentando la notizia ai microfoni di radio France Inter, l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera ha detto che il ritiro, “se fosse vero, senza dubbio sarebbe un segnale di distensione. – Tuttavia ha aggiunto – Bisogna sempre controllare”.

“Dobbiamo vedere i fatti”

“Credo che la diplomazia non abbia detto l’ultima parola ma ora dobbiamo vedere i fatti oltre alle parole – questo il commento di Ursula von der Leyen alla plenaria di Strasburgo che spiega – la Nato non ha ancora visto segni chiari di ritiro“.

Intanto, in Ucraina il presidente Zelensky ha indetto per oggi i festeggiamenti per il “giorno dell’unità”, nello stesso giorno in cui nel fine settimana Stati Uniti avevano ipotizzato l’inizio dell’invasione russa.

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