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La Russia invade l’Ucraina, anzi no: clamorosa gaffe di Bloomberg

Ma il colosso dell’informazione statunitense ha commesso un clamoroso errore.

Pubblicato il 5 Febbraio, 2022

“Invasione imminente”. “Venti di guerra”. “Si rischia la terza guerra mondiale”. In queste settimane si è ipotizzato e scritto di tutto e di più su quel che sta avvenendo ai confini con l’Ucraina. Ma Bloomberg si è spinto oltre. Ha rotto gli indugi e ha annunciato, con tanto di “Live” in rosso, che la Russia era passata ai fatti: “Russia invades Ukraine”, la Russia invade l’Ucraina. Stava succedendo in quel momento, i primi a diffondere l’angosciante notizia, uno scoop. Ma…

Ma il colosso dell’informazione statunitense ha commesso un clamoroso errore.

Il sito di notizie finanziarie ha riferito accidentalmente che la Russia aveva invaso l’Ucraina ieri pomeriggio con un titolo sulla sua homepage.

Il link è rimasto attivo per circa 30 minuti, così come svelato da Olga Lautman, un’analista russa che ha diffuso la gaffe sui social.

Agli utenti che hanno cliccato sulla storia strabiliante – che arriva mentre le truppe russe si ammassano al confine ucraino e i funzionari statunitensi avvertono di una potenziale invasione – è stata mostrata poi una pagina di errore. 

“Sono andato sul sito e ho visto le ultime notizie, ma sapevo che non era reale perché ho a che fare con l’Ucraina e sarò uno dei primi a saperlo”, ha detto Lautman a The Post. “È bizzarro e un errore piuttosto grosso da fare considerando che questa è una potenziale invasione su larga scala e tutti sono al limite”

Lo staff di Bloomberg si è giustificato affermando che “Prepariamo i titoli per molti scenari e il titolo La Russia invade l’Ucraina è stato inavvertitamente pubblicato sul nostro sito web. Siamo profondamente dispiaciuti per l’errore. Il titolo è stato rimosso e stiamo indagando sulla causa”.

La Russia, quindi, non ha invaso l’Ucraina e, secondo quanto afferma il Cremlino, non ha intenzione di farlo. La situazione attorno all’Ucraina, tuttavia, rimane tesa, poiché gli Stati Uniti e la NATO accusano Mosca di ammassare truppe al confine con il paese vicino e stanno inviando i propri contingenti militari nell’Europa orientale.

Secondo Mosca, l’Occidente ha usato il pretesto di una presunta “invasione” per rafforzare l’esercito ucraino e creare un progetto “anti-Russia”. Il Cremlino ha più volte sottolineato che la Russia non rappresenta una minaccia per Kiev e le affermazioni riguardanti l'”invasione” sono a dir poco provocative.

La Russia si è adoperata per raggiungere una soluzione diplomatica alle accresciute tensioni, proponendo, a metà dicembre, accordi di garanzia sulla sicurezza agli Stati Uniti e alla Nato. Sia Washington che Bruxelles hanno recentemente risposto alle proposte russe.

L’Occidente ha chiarito nelle sue risposte che non avrebbe rotto con la politica della “porta aperta” della Nato, anche se la Russia ha ripetutamente affermato che considera l’espansione della Nato a est un motivo di preoccupazione.

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha sottolineato, la scorsa settimana, che i colloqui sulle garanzie di sicurezza non sono finiti, la Russia deve ancora reagire alle risposte scritte dell’Occidente.

Intanto, si attende lunedì l’arrivo del presidente francese Macron nella capitale russa, per intavolare nuovi colloqui sulla situazione ucraina.

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