Pubblicato il 22 Ottobre 2025
Nessun bilaterale a Budapest: restano le distanze tra Washington e Mosca
“Non ci sarà nessun incontro tra i due leader nel prossimo futuro.” Con questa nota, la Casa Bianca ha ufficialmente smentito l’annunciato bilaterale tra Donald Trump e Vladimir Putin previsto a Budapest.
Il tanto atteso faccia a faccia, che avrebbe dovuto affrontare il tema di un possibile cessate il fuoco in Ucraina, non si terrà. Secondo fonti statunitensi, le divergenze tra Washington e Mosca restano profonde e non sono state superate.
Il comunicato ufficiale di Washington
Il vertice avrebbe dovuto essere preceduto da un incontro tra i ministri degli Esteri, Marco Rubio per gli Stati Uniti e Sergei Lavrov per la Russia. La telefonata tra i due è avvenuta, ma non ha portato a risultati concreti.
In una dichiarazione, la Casa Bianca ha chiarito:
“Hanno avuto una conversazione produttiva, pertanto un incontro di persona non è necessario. Al momento non ci sono piani per un summit tra il presidente Trump e il presidente Putin.”
Da Mosca, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha confermato la stessa linea, aggiungendo in modo lapidario:
“Non si può rinviare ciò che non è mai stato fissato.”
Le parole di Trump del 16 ottobre, quando aveva parlato di un possibile vertice “entro quindici giorni”, appaiono ora superate dai fatti.
Le condizioni imposte da Mosca
Secondo fonti diplomatiche, la Russia non è disposta ad accettare un cessate il fuoco immediato. Prima di qualsiasi accordo, il Cremlino pretende che vengano affrontate le cause profonde del conflitto, chiedendo che l’Ucraina riconosca la sovranità russa sul Donbass.
Attualmente, le truppe russe controllano il 99% della regione di Lugansk e circa il 78% di Donetsk, due aree chiave del fronte orientale.
Due fonti europee di alto livello, citate da Reuters, hanno spiegato che le richieste di Mosca sono considerate eccessive:
“I russi vogliono troppo, e per Washington è chiaro che a Budapest Trump non avrebbe potuto ottenere alcun accordo concreto da Putin.”
La guerra continua: nuovi attacchi su Kiev
Mentre la diplomazia si ferma, in Ucraina si continua a combattere. La testata Kyiv Independent riferisce di un massiccio attacco russo con droni e missili contro la capitale.
Almeno due persone sono morte e dieci civili sono rimasti feriti, soccorsi dai servizi d’emergenza dopo che i detriti di un drone hanno colpito un palazzo di sedici piani nel quartiere Dnipro, provocando un incendio al sesto piano.
Un altro tragico episodio che conferma come, nonostante i tentativi diplomatici, la guerra in Ucraina resti lontana da una soluzione.

