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Salvini e Casapound contro la Rappresentante di Lista: “Saluti comunisti sul palco”

Pubblicato il 2 Febbraio, 2022

“Ringraziamo la Rappresentante di Lista per aver portato i pugni chiusi sul palco di Sanremo2022 scandalizzando i giornali di destra. Noi che non abbiamo mai smesso di salutare col pugno chiuso non possiamo che apprezzare ed essendo popolari non sottovalutiamo un gesto che entrato in milioni di case. Facciamo presente che il pugno chiuso non è solo simbolo di socialismo e comunismo. È in primo luogo un saluto antifascista che si diffuse in tutto il mondo durante la guerra di Spagna come saluto delle Brigate Internazionali che combattevano in difesa della Repubblica contro Hitler e Mussolini. Il pugno chiuso è simbolo di lotta, unità e solidarietà tra gli oppressi e gli sfruttati adottato dai movimenti dei lavoratori in tutto il mondo. La vera sinistra, da Sanders a Corbyn, saluta a pugno chiuso (Letta no). Quando Nelson Mandela uscì dal carcere salutò col pugno chiuso il suo popolo in festa. Se ricordiamo bene il quotidiano Il Giornale era schierato a favore dell’apartheid”.

Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. Sanremo si tinge di rosso e Matteo Salvini prova a incornare. Perché Acerbo giunge in soccorso degli artisti criticati dal leader della Lega.

“Fra polemiche, spot alle droghe, saluti comunisti e battesimi a petto nudo, l’unica certezza è lui: unico, semplice, inimitabile Fiorello”, commenta Salvini.

Che non è stato l’unico a storcere il muso per la coreografia della band. Da ambienti di centrodestra c’era da aspettarselo, per non parlare di quelli più estremi, così come twitta uno dei rappresentanti di Casapound, Pierpaolo Cicciarella,

e dichiara un altro esponente del partito, Luca Marsella: “A me non stupisce perché ormai la Rai, e Sanremo in particolare, sono diventati il veicolo per la solita propaganda del ‘pensiero unico’, il pensiero della sinistra, pro Lgbt, mondialista e così via. Lo abbiamo visto nelle altre edizioni e quindi non mi sorprende oggi. E’ assurdo, però questo succede quando anche nella cultura, anche nel mondo della musica si dà spazio soltanto a una certa parte politica, perché chiunque non è allineato al pensiero della sinistra non viene proprio fatto salire sul palco. Ecco, io non vorrei mai che qualcuno facesse il saluto romano sul palco dell’Ariston, però, chiaramente, vorrei vedere pure esibizioni di chi non è allineato a quel pensiero, canzoni che possono essere politicamente scorrette, e questo non accade più. Vorrei invitare il duo Lucchesi-Mangiaracina a Casapound per spiegare quello che è stato il comunismo e cosa significa quel pugno chiuso, che forse loro non hanno bene in mente e lo fanno un po’ per moda“.

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