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Sant'Agata

Sant’Agata, Mariella Gennarino non ci sta: “Catania invasa dagli odiatori”

Pubblicato il 28 Gennaio, 2022

“Questi giudizi a priori sono insopportabili ma lasciateci lavorare. Non avete idea della complessità della festa di Sant’Agata, importante parlare a vanvera…”. Mariella Gennarino non porge l’altra guancia. E’ una donna determinata, la stilista catanese, devota dalla nascita, posta al vertice del Comitato dei festeggiamenti agatini, e dopo l’intervista che ci ha concesso, con la quale riteneva di avere chiarito il ruolo che le è stato affidato e i limiti decisionali, risponde a tono a chi continua a criticarla aspramente da quando, appena 3 settimane fa, ha accettato l’incarico.

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Mariella Gennarino e i fratelli Ferrara

Perché alle numerose manifestazioni di stima hanno fatto da contraltare i commenti sui social, anche offensivi, di quei devoti che non hanno digerito l’estromissione del precedente presidente, Riccardo Tomasello.

Nel post, visibile a tutti, pubblicato su Facebook per annunciare che “Grazie al mio interessamento come Presidente del comitato per la Festa di Sant’ Agata, la ditta Lucerna dei fratelli Ferrara ha illuminato Piazza Duomo per onorare Sant’Agata, a titolo gratuito”, c’è chi ha voluto dire la sua in una maniera che la Gennarino non ha potuto accettare, considerandola ingiustamente provocatoria, tutt’altro che obiettiva e animata solo da pregiudizi.

Alcuni dei quali, incredibile ma vero visto che la Patrona di Catania simboleggia la mancanza di rispetto subita dalle donne, fondati proprio sul fatto che, così come ha scritto una devota in un gruppo dedicato a Sant’Agata: “Con tutto il rispetto !! IU penzu Ca savissi a fari a Cosetta o allura i piatti! (in dialetto: io penso che dovrebbe darsi al cucito e lavare i piatti, nda) Sempre con tutto il rispetto io sono una donna e dico la mia. Ma una donna a fare il comitato delle feste Agatine Qu cia potta (in dialetto: che gliela porta, cioè cosa ci sta fare lì, nda) sempre con tutto il rispetto”. Commento che ha suscitato consensi, che certificavano il giudizio sessista, poi opportunamente rimossi dal gestore della pagina o da chi, magari, avrò riflettuto meglio sull’apprezzamento manifestato.

E c’è chi ironizza pure sulla professione della Gennarino: “La presidentessa pensava che la festa di San Agata fosse come organizzare una sfilata di moda”.

Ma la battaglia s’è appena iniziata. Intanto, perché l’Arcidiocesi ha pubblicato il programma delle iniziative per celebrare i giorni dedicati alla Patrona, confermando che l’ultima parola spetta alle autorità.

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Sant'Agata

E poi perché, a chi le ha chiesto di fare chiarezza su quel che ha rivelato, cioè che “nelle casse del Comitato non abbiamo trovato nulla”, ha risposto “a tempo e luogo”, facendo ipotizzare che la faccenda non è di poco conto, spinosa.

“La festa nelle mani di chi non sa nemmeno cosa sia una festa. Purtroppo la festa di S. Agata non potrà mai andare avanti perché gestita da un comitato non di gente devota ma gente che sta lì solo per apparire o per altri scopi personali che non hanno nulla a che vedere con la devozione”, è un altro dei commenti che spiega perché la Gennarino ha poi chiosato “Catania invasa dagli odiatori”, ricevendo la solidarietà anche da chi rappresenta i cerei: “Ho letto tutto quello che avete scritto al nuovo PRESIDENTE Mariella Gennarino, alla quale le auguro tanta serenità nello svolgere questo importantissimo ruolo che ha preso con tanta devozione e amore verso la nostra MARTIRE AGATA. Innanzitutto parlo da conoscente del presidente, da 30 anni ci organizziamo per allestire manifestazioni di grande livello, e credetemi la Mariella Gennarino ha capacità e consapevolezza su quello che fa. Sentendo dire tante cose che sono state affiliate non posso che intervenire a difesa del neo presidente. Date tempo al tempo. Sono sicurissimo che un progetto per festeggiare la nostra santa è già in opera di costruzione. Aspettiamo che la morsa della pandemia rallenti ed appena ci sia uno spiraglio immediatamente stilare un programma completo su una festa con tutti i protagonisti di vera devozione. Lasciate odi e rancori e ora di stringersi tutti intorno e far uscire lo spirito d’amore verso la nostra MARTIRE e la nostra città”.

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